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La Grande Bellezza, itinerario nei luoghi del film premio Oscar

Roma

Alla fine La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino ce l’ha fatta ad aggiudicarsi l’Oscar come miglior film straniero. Un premio che celebra anche la sfolgorante magnificenza di Roma, protagonista tanto quanto Jep Gambardella, interpretato da Toni Servillo, e lo accompagna attraverso surreali vicende mondane ed intensi drammi umani.

Scopriamola allora questa capitale maestosa ed emozionante, con un itinerario nell’atmosfera unica della Roma Imperiale partendo dal Rione Celio, in cui si trova l’Hotel Capo d’Africa e in cui, nel film, si trova la casa del protagonista, che gode di un meraviglioso affaccio sul Colosseo.

Ci troviamo tra il Foro Romano e la Domus Aurea, che coniuga antichità e modernità e a chiese medievali, monumenti secolari e signorili palazzi di fine Ottocento alterna, in perfetta armonia, accoglienti locali di sapore “romanesco” e luoghi di ritrovo alla moda.

In epoca imperiale questa era una delle zone residenziali più ambite dalle famiglie nobili e ancora oggi il suo splendore traspare dalle grandiose rovine delle Terme di Caracalla. Con la creazione dell’area archeologica, all’inizio del Novecento, questa zona è diventata uno spazio verde dall’ampio respiro, tra il centro storico e l’Appia Antica, che ospita il parco di Villa Celimontana, giardini e antiche chiese.

Il quartiere si estende in una porzione di città alle spalle di Via San Giovanni in Laterano, in direzione del Colosseo da una parte e verso la Navicella dall’altra, attraverso strade storiche quali via Capo d’Africa, via Ostilia, via SS. Quattro.

Ma il Celio è un quartiere dalla doppia vita: se di giorno è l’impronta storica del quartiere a prevalere, con i turisti che ammirano i tesori della zona, di notte emerge l’atmosfera vivace del Village con insegne che si illuminano e locali che si animano di musica e gente.

Per ammirare la magnifica vista che si gode dalla casa abitata dal protagonista nel film vincitore dell’Oscar basta salire al roof garden dell’Hotel Capo d’Africa, raffinato boutique hotel a due passi dal Colosseo. Proprio all’ultimo piano si trova la novità 2014 dell’albergo: il bistrot L’Attico, aperto solo la sera, che propone nella sala panoramica con doppio affaccio sulle terrazze un cucina romana rivisitata in chiave personale dallo Chef Davide Lombardi, con contorno della magnifica vista sulla grande bellezza della città.

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