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Alla scoperta di Cork, porta della Riviera d’Irlanda

Cork

Per tutta l’estate il nuovo volo lowcost Ryanair da Milano/Orio al Serio avvicina Cork, seconda città d’Irlanda per numero d’abitanti, all’Italia, rendendola un must dell’estate 2011. Un’occasione da non perdere per scoprire il capoluogo dell’omonima Contea, porta di quel Sud Ovest che rappresenta la Riviera dell’Isola di Smeraldo, nonché capitale gastronomica del paese. Basta visitare il suo celebre English Market, l’antico mercato che anima la città dal 1788, per capirne la ragione (come tra l’altro ha fatto la Regina Elisabetta II durante la sua recente visita in Irlanda).

Vivaci i suoi quartieri lungo la foce del Lee e nell’isoletta che si erge fra due bracci del fiume, dove si concentrano mille attività. Tra le sue prerogative, la St. Patrick Street, dai notevoli esempi architettonici nel tempo arricchitisi di nuovi tratti, la Grand Parade, sorta nel 1850 su un ramo secco del fiume Lee poi coperto e il Municipio o City Hall – uno degli edifici più alti d’Irlanda.

L’emblema di Cork è però la torre campanaria di Shandon, a nord dell’abitato, “ The four-faced liar” (letteralmente il bugiardo a quattro facce), perché ogni orologio è regolato su un orario differente dagli altri tre. Tradizione vuole che la campana di Shandon possa essere suonata a pagamento da chi ne faccia richiesta, a cui spetta di diritto l’ attestato con l’evidente dicitura “Ho suonato la campana di Shandon”.

Contea nativa di Michael Collins, uno degli artefici dell’ Indipendenza Irlandese, da sempre Cork coltiva molteplici interessi. Cultura in prima linea, come testimoniano la Cork Opera House, la Cork Arts Society e l’ Everyman Palace Theatre.

Poli di riferimento di una cultura che dal XIX secolo è nel DNA della città e nel XX secolo ha favorito il fiorire di musica e letteratura. Dando una considerevole fama a scrittori locali quali Sean O’Faolain, Frank O’Connor e Seán Ó Ríordáin, e musicisti come Sean O’Riada, Aloys Fleischmann e Rory Gallagher. E non dimentichiamo che gli attori Cillan Murphy e Jonathan Rhys-Meyers, irlandesi di nascita, sono cresciuti anche loro nella contea di Cork.

Ma la storia di questa vedetta dei mari che vanta il secondo porto naturale più grande del mondo tramanda anche di svariate imprese veliche, ora entrate nel mito. Dalle prime scorribande vichinghe ai giorni nostri. A Cork che fu infatti fondato, all’inizio del XVIII secolo, il primo circolo velico del mondo ed è nelle acque che fronteggiano le coste della contea ogni anno velisti di tutto il mondo si contendono le prime posizioni della regata della Fastnet Rock.

Evento che è solo uno dei tanti dell’intesa estate e del vibrante autunno di Cork e dintorni. Fra gli eventi – tutti consultabili sul sito www.festivalscork.com – certamente da non perdere il Decades Festival (21-22 agosto, www.decadesfestivalcork.ie), il Guinness Cork Jazz Festival (24-31 ottobre, www.corkjazzfestival.com), il Corona Film Festival ( 6 – 13 novembre, www.corkfilmfest.org).

Tutt’attorno alla città, si stende il litorale atlantico (oltre 1000 Km di coste) intagliato da decine di promontori. Dal celeberrimo Ring of Kerry alla Skelling Michael con il suo visitor Centre, allo sperone che culmina con Mizen Head, il capo più meridionale d’Irlanda, dalla penisola di Beara, con la sua sequela di piccoli villaggi e trascorsi di mai dimenticate tradizioni ancestrali, alla particolarissima Ivereagh Peninsula.

Tra cogliere e villaggi di pescatori, incastonati come gioielli, decine di giardini di residenze pubbliche e dimore private, Cobh/ Queenstown, porto di partenza di intere generazioni di irlandesi alla volta delle Americhe, Kinsale, culla gastronomica d’Irlanda, e il Killarney National Park.

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