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ArtBasel, a Basilea le Olimpiadi dell’Arte

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300 gallerie di spicco di tutti i continenti, oltre 2.500 artisti rappresentati, dai maestri indiscussi come Warhol e Picasso ai talenti emergenti, 65.000 visitatori da tutto il mondo: sono i numeri di Art Basel, in programma a Basilea dal 14 al 17 giugno, la più importante fiera del mondo dedicata alle nuove tendenze artistiche che ha trasformato la città svizzera nella Mecca dell’arte contemporanea.

Un appuntamento imperdibile per collezionisti, galleristi, direttori di musei, curatori e semplici appassionati interessati, oltre che al mercato dell’arte, agli eventi di ricerca artistica e ai progetti espositivi paralleli.

A sottolineare il ruolo di Basilea capitale dell’arte e dell’architettura contemporanea contribuiscono infatti anche le più prestigiose istituzioni culturali cittadine, che in concomitanza con Art Basel presentano un programma di mostre di prestigio, spesso ospitate in edifici firmati da archistar di fama internazionale.

Nemmeno il tempo di scendere dal treno ed è subito chiaro perché Basilea è considerata un museo dell’architettura contemporanea en plein air. Qui il design è praticamente ovunque, tanto che anche la cabina di manovra che campeggia sui binari è griffatissima.

E’ infatti un’opera di Herzog & De Meuron, gli stessi architetti che hanno progettato la Elsassertor dall’inconfondibile facciata in vetro rosso che calamita l’attenzione appena usciti dalla stazione. E i palazzi che si pavoneggiano sulla sua superficie a specchio non sono meno blasonati, visto che si tratta dell’Euregio, complesso di uffici dell’americano Richard Meier, e del centro di formazione dell’UBS firmato da Roger Diener.

Nei pressi sorge anche la Peter Merian-Haus di Zwimpfer & Partner, riconoscibile dalla spettacolare facciata verde smeraldo opera dell’artista Donald Judd.

A esaltare il connubio tra architettura e arte contribuiscono poi musei e gallerie d’arte dove il contenitore non è meno intrigante del contenuto. A fare da apripista è stato, nel 1996, il Museo Tinguely, costruito dall’architetto ticinese Mario Botta per ospitare le fantasiose sculture cinetiche del geniale artista svizzero del ferro.

E’ stata poi la volta della Fondazione Beyeler, che ha commissionato a Renzo Piano la costruzione di un edificio in porfido rosso e vetro immerso nel verde del sobborgo di Riehen, dove esporre al pubblico la prestigiosa collezione d’arte contemporanea che vanta tra gli altri capolavori di Monet, Matisse, Van Gogh, Picasso, Klee, Mirò e Kandinsky.

Un museo fuori da ogni schema è poi il monumentale Schaulager nel quartiere di Munchenstein, che i “soliti” Herzog & De Meuron hanno concepito come un “luogo di creatività e attività” dedicato all’arte visuale.

Sede della Fondazione Emanuel Hoffmann, l’enorme poligono in pietra è una via di mezzo tra un deposito, un centro espositivo e un polo di ricerca sull’arte contemporanea riservato agli addetti ai lavori, ma comunque aperto al pubblico con mostre temporanee da maggio a ottobre.

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