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La Musica Sacra accende di magia la Medina di Fes

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Con un tema che presenta a un pubblico internazionale le vie della saggezza percorse dai sapienti di tutto il mondo nel corso dei secoli, dal 3 al 12 giugno è in programma la diciassettesima edizione del “Festival di Musica Sacra del Mondo” di Fès (Marocco), che l’UNESCO ha definito nel 2001 “manifestazione tra le dieci più rilevanti a livello mondiale per la pace e la tolleranza”.

Questa diciassettesima edizione si arricchisce anche di nuovi scenari. Accanto alle sedi principali, quali lo scenografico palcoscenico sotto le mura di Bab Al Makina e il Museo Batha con gli ormai celebri concerti nel giardino arabo, la grande novità di quest’anno sono i concerti nelle residenze storiche, un suggestivo percorso in musica alla scoperta dei segreti della più antica medina del Maghreb.

Aperto ad ogni espressione artistica del sacro, il Festival offrirà anche quest’anno momenti di grande intensità, a partire dalla serata inaugurale, venerdì 3 giugno, con l’opera “Majnûn et Leylâ” su libretto di Leili Anvar, con la direzione musicale del compositore Armand Amar e con quaranta artisti provenienti da differenti aree geografiche, da Oriente a Occidente.

Tra gli artisti ospiti – sono in tutto 27 i concerti previsti nelle dieci giornate di festival – anche due ensemble italiane: sabato 4 giugno dalla Sardegna Elena Ledda e il suo quartetto, insieme al coro della Confraternita Su Cuncordu ‘E Su Rosario de Sanctu Lussurgiu, presentano il concerto “Cantendi A Deus”, mentre in collaborazione con la Fondazione Ducci giovedì 9 giugno l’ensemble “Il concerto di Arianna” si esibisce con un repertorio barocco che comprende brani di Alessandro Stradella, Alessandro Scarlatti e Antonio Vivaldi.

Grande attesa, inoltre, per l’esibizione del cantante e percussionista senegalese Youssoun N’Dour che porge un tributo a Sheikh Sidi Ahmed al-Tijani, grande maestro della confraternita Tijaniyya, e di Ben Harper, ospite al festival per la prima volta con un concerto ispirato al tema di questa edizione.

Infine, oltre ai concerti il festival ospiterà il consueto forum “Un’anima per la globalizzazione” che quest’anno si sviluppa intorno al tema “Dibattito sulla saggezza”, ispirato all’opera poetica di Farid al-Din Attar “La Conferenza degli Uccelli”. Numerosi ospiti internazionali animeranno con i loro interventi gli incontri giornalieri (da venerdì 4 a mercoledì 8 giugno); tra loro segnaliamo almeno Wim Wenders, Leila Shahid, Karen Amstrong, Jacques Attali e Jean-Claude Carrière, presente al festival insieme a Nahal Tajddod anche con un concerto che farà da accompagnamento musicale alla lettura dell’allegoria epica di Attar.

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