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Nepal, aggiornamenti turistici a un anno dal sisma

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A quasi un anno dal devastante sisma di Aprile e Maggio del 2015, con l’arrivo della primavera per il Nepal si apre una nuova stagione turistica e alpinistica. Un appuntamento al quale il paese himalayano si presenta di nuovo sicuro, affascinante e attraente, grazie anche agli aiuti internazionali che hanno contribuito ai lavori di restauro e di ricostruzione.

Visto che molti di voi mi hanno chiesto notizie sulla sicurezza e l’agibilità delle principali aree turistiche del paese, ho approfittato di un incontro con alcuni rappresentanti del Nepal Tourism Board, tenutosi qualche giorno fa alla BIT di Milano, per avere qualche utile info di prima mano.

Per altre notizie specifiche, potete fare riferimento al sito NepalNow, attivo dall’estate scorsa, che raccoglie testimonianze di viaggiatori, con foto e racconti di viaggio pubblicati in tempo reale. Grazie al suo incomparabile patrimonio naturale e culturale, il paese continua infatti a essere nella wish-list dei viaggiatori di tutto il mondo. E’ stato eletto destinazione n.1 del 2016 da Rough Guide, è al 6° posto nella “cool list 2016” del National Geographic Traveller Magazine, elencato come “destinazione irrinunciabile” nella Fodor’s Go List e inserito da Forbes nella lista dei paesi da visitare nel 2016.

Ecco gli ultimi aggiornamenti turistici che possono esservi utili se state organizzando un viaggio in Nepal, dove solo 10 distretti su un totale di 75 sono stati interessati dal sisma:

– Nessun danno è stato riportato nei parchi di Chitwan e Bardiya, anche la zona del Terai è rimasta indenne.

– I siti religiosi di Lumbini, dove nacque Buddha, Pashupathinath e Muktinath non sono stati danneggiati, quindi i tradizionali itinerari religiosi non hanno subito modifiche o deviazioni.

– Solo 2 delle decine di sentieri di trekking sono stati interessati dal terremoto. I sentieri di trekking verso il Campo base dell’Everest e intorno agli Annapurna sono stati controllati e dichiarati sicuri da società specializzate internazionali.

– Lo stesso vale per i fiumi frequentati dai rafters, controllati e certificati fruibili.

– I siti artistici della valle di Kathmandu sono stati riaperti. Solo uno dei sei siti Unesco ha subito danni sostanziali, mentre gli altri mostrano solo danni marginali, senza alcun rischio per le infrastrutture turistiche.

– Gli eventi tradizionali come il Pokhara street festival, il Chitwan elephant festival, i riti delle numerose feste in onore del panteon religioso indo-buddista continuano a essere celebrati con regolarità da un popolo che ha vissuto il terremoto con dignità e rispetto della forza della natura.

– Tutte le infrastrutture turistiche, compresi alberghi, ristoranti, strutture home stay e i quartieri caratteristici di shopping per turisti sono pienamente agibili

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