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Mercatini di Natale a Praga

Christmas market

La solenne accensione dell’Albero di Natale del Castello segna l’inizio dei Mercatini di Natale a Praga e delle celebrazioni dell’Avvento, mentre bancarelle cariche di addobbi variopinti invadono le piazze e in chiese e teatri risuonano le note del XII Festival di Musiche d’Avvento e Natalizie.

I mercatini di Praga sono considerati i più ricchi e affascinanti della Repubblica Ceca, anche se il più famoso è quello della Piazza della Città Vecchia, che fino al 1° gennaio offre ogni genere di mercanzie, che sono perfette idee regalo per sorprendere amici e parenti: addobbi natalizi, statuine per il presepe, artigianato in legno, ceramica, stoffa e cuoio, manufatti in lana, bigiotteria, le tipiche marionette e dolciumi.

Non sono da meno i mercatini di piazza Venceslao e delle piazze namesti Miru e namesti Republiky. Anche qui in vendita giocattoli in legno, cristalli di Boemia, figurine in foglie di granturco, manufatti in paglia, addobbi natalizi e prodotti tipici.

E tanto per entrare nel clima e apprezzare al meglio l’unicità della merce esposta, nei mercatini dell’Avvento vanno in scena dimostrazioni da parte degli artigiani e rievocazioni di antichi mestieri.

Dai movimenti esperti di abili mani vedrete nascere come per incanto statuine intagliate nel legno, mestoli per la cucina, addobbi natalizi intrecciati nella paglia o soffiati nel vetro, stoviglie e soprammobili di ceramica, candele artistiche, gioielli originali e i tipici campanelli di Gesù Bambino forgiati nel ferro…

Mentre l’occhio si lascia sedurre, le orecchie si abbandonano alle melodie delle feste e l’aria profuma degli aromi dolci e salati. Ad ogni angolo una nuova tentazione: da provare i trdelnik, una sorta di cannoli arrotolati su speciali bastoni di legno, cotti sulla brace ardente e poi cosparsi di cannella e zucchero, ma anche würstel e salsicce alla piastra, pannocchie lessate, opulenti prosciutti che si affumicano sul fuoco, caldarroste e mandorle abbrustolite, biscotti delle feste e pane dolce, vin brulè (svarene vino), il tipico grog a base di rum e acqua e la medovina, un liquore al miele servito caldo.

Lontano dalla folla, tra le mura domestiche, i praghesi celebrano il loro Natale privato, con tradizioni e rituali che si tramandano da secoli. Come per esempio l’usanza di osservare il digiuno il giorno della Vigilia, fino al cenone. Altro che non vederci più dalla fame: in Cechia secondo tradizione l’astinenza dal cibo porterebbe a vedere addirittura un porcellino d’oro, beneaugurante.

La sera infine, attorno alla tavola – che deve essere apparecchiata quando in cielo si scorge la prima stella – per l’occasione si raduna tutta la famiglia. Ma attenzione: non bisogna scordare di preparare un coperto in più, nell’eventualità di un ospite inaspettato, perché a Natale nessuno dovrebbe restare solo.

A celebrare la festa, un menu particolare: zuppa di pesce, insalata di patate, e carpa impanata fritta. Sotto il piatto di ognuno, qualche squama di carpa che l’antica credenza vuole sia foriera di prosperità per tutto l’anno.

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