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Vacanza on the road con le amiche in Repubblica Dominicana

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Metti tre amiche con tanta voglia di divertirsi e una settimana di vacanza fuori stagione. Dove si va? Il cuore dice Caraibi, e così sia! Sfidando intrepide gli uragani, che tanto ormai sono già passati, ci ritroviamo su un volo per Santo Domingo, prima tappa di una vacanza on the road con le amiche in Repubblica Dominicana che ci porterà alla scoperta della costa nord dell’isola caraibica. L’altra faccia, più autentica, avventurosa e naturale, dell’isola delle vacanze all-inclusive.

Santo Domingo

Atterrate in una calda serata tropicale nella capitale Santo Domingo, per riprenderci dal jet-lag iniziamo a esplorare la parte coloniale della città dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Rimaniamo subito affascinate dai suoi monumenti storici, dai ristoranti ristoranti tradizionali e gourmet, per poi immergerci nella vibrante vita notturna al ritmo di merengue e bachata.

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Il secondo giorno della nostra vacanza on the road con le amiche in Repubblica Dominicana lo dedichiamo agli acquisti nell’area coloniale, dove scopriamo negozi e boutique a dir poco interessanti. Come l’atelier della nota stilista dominicana Jenny Polanco; la boutique Alpargateria specializzata in espadrillas, ma che è anche un posticino ideale per aperitivo o dopo cena.

Belli gli oggetti di design della Galeria Toledo, e che dire delle ceramiche artigianali di Casa Alfarera o dei tessuti e altri oggetti per la casa di Casa Quien? Uno più bello dell’altro! Ma a farci perdere davvero la testa sono i gioielli del Museo dell’ambra: splendidi!

Casa Alfarera
Casa Alfarera

Dove Dormire: Per immergerci appieno nell’atmosfera coloniale della città abbiamo scelto Casa Museo El Beaterio, hotel ambientato in uno degli edifici più antichi della città con un delizioso patio interno, che porta a immaginare come fosse la vita di un tempo. Di grande fascino è anche la  Casas del XVI , un boutique hotel con arredi in stile coloniale.

Casas del XVI
Casas del XVI

Penisola di Samanà

Da Santo Domingo raggiungiamo in circa tre ore la Penisola di Samanà, un paradiso naturalistico di baie d’incanto, cascate, parchi naturali da percorrere in barca o a cavallo. La strada panoramica che porta alla cittadina di Las Terrenas è da togliere il fiato, tanto è suggestiva.

Certo però che anche le spiagge e le baie della zona non sono da meno e il primo tuffo lo facciamo a Playa Coson, una lingua di sabbia con acque turchesi incorniciata da palme. Una vera meraviglia è anche Playa Rincon, 4.8 km di insenatura con una spiaggia ancora incontaminata nota per la sua sabbia bianca, per le acque tranquille.

Nell’entroterra, a pochi chilometri di distanza da Las Terrenas c’è “Il Salto el Limon”, una cascata di oltre 40 metri che precipita dall’alto della Sierra de Samaná. La raggiungiamo con un avventuroso itinerario a cavallo (volendo si può fare anche a piedi, ma è meno divertente) attraverso la giungla e una volta arrivate, trafelate, ci tuffiamo in acqua per un meritato bagno rinfrescante.

Un’altra escursione la facciamo al Parco Nazionale Los Haitises, uno dei gioielli dei parchi nazionali della Repubblica Dominicana. Los Haitises, che in Taino significa “terreno collinare”, ospita una delle ultime foreste pluviali dell’isola e ha anche un’estesa area di mangrovie che esploriamo in barca.

Dove Dormire: A Las Terrenas ACAYA è un hotel in una casa coloniale in legno che affaccia sulla deliziosa Playa Bonita bagnata da un mare turchese. A Las Galeras Villa Serena, è una meravigliosa dimora coloniale originale, un tempo casa di villeggiatura di una ricca famiglia dominicana, che ha mantenuto il suo fascino intatto. La villa si affaccia su un giardino tropicale curatissimo e una piccola spiaggia privata dall’acqua cristallina.

Villa Serena
Villa Serena

Cabarete

Al primo impatto sembra una semplice cittadina di mare con piccoli hotel e ristoranti all’aperto sulla spiaggia e un’atmosfera internazionale. In realtà è la mecca dominicana del surf, del windsurf e del kiteboarding. La spiaggia di Cabarete é infatti definita come un “perfetto reef break a destra”.

In pratica, il posto giusto per imparare e praticare sport acquatici tutto l’anno grazie alle numerose scuole presenti, Ma anche per incontrare fustacchioni stile Point Break, soprattutto la sera, quando inizia la movida e la spiaggia si riempie di turisti che si fermano ad ascoltare musica e a ballare nei vari locali.

Cabarete
Cabarete

Dove Dormire: Qui le sistemazioni sono in linea con lo spirito eco-friendly del posto: Casa Maravilla Beachfront Eco Lodge offre piccoli lodge a più piani organizzati attorno a una piscina, mentre il Natura Cabana è un villaggio di cabanas dove praticare anche yoga.

Puerto Plata

Puerto Plata è il luogo in cui nel 1492 sbarcarono le tre Caravelle di Cristoforo Colombo e nella provincia si trovano i resti dei primi insediamenti europei nelle Americhe. Inizialmente, Colombo chiamò la località La Isabella, in onore della Regina di Spagna. Furono poi le nubi argentate sulla cima della montagna Isabel de Torres, all’origine dell’attuale nome della città che vanta la maggior presenza di case del tardo XIX secolo in stile neoclassico e vittoriano di tutti i Caraibi, dando a Puerto Plata un inconfondibile fascino.

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Oltre alla visita al centro cittadino e alle belle spiagge della zona sulla Costa Daurada, abbiamo anche preso la teleferica per arrivare in cima alla montagna dove oltre ad ammirare il miglior panorama sulla città abbiamo anche visitato i giardini botanici.
Un’altra esperienza da non perdere in zona è il percorso delle 27 cascate di Damajagua, da fare lasciandosi scivolare sull’acqua accompagnati da guide locali, da abbinare magari a una gita in kayak sulle tracce dei lamantini del parco di Estero Hondo.

Dove Dormire: I migliori hotel si trovano sulla Costa Daurada, come l’Iberostar o l’elegante boutique hotel & spa Casa Colonial.

Montecristi

Proseguiamo la nostra vacanza on the road con le amiche in Repubblica Dominicana verso la provincia di Montecristi, nel profondo nord ovest dell’isola, un’area di grande interesse naturalistico che vanta il 40% della superficie ricoperta da mangrovie e un habitat unico, rifugio di decine di specie di flora e fauna.
Ma la vera scoperta è stata l’escursione a Cayo Arena, un atollo di finissima sabbia corallina nel mare azzurro, dove abbiamo trascorso ore a fare snorkeling. Per arrivarci siamo passate da una serie di piscine naturali e da una foresta di mangrovie.

Dove Dormire: A differenza di altre zone della Repubblica Dominicana, qui si dorme in piccoli lodge sulla spiaggia come il Punta Rucia Lodge, o il Cayo Arena Beach Eco Hotel, situato su un piccolo lembo di sabbia, un piccolo edificio con solo quattro camere a pochi passi dal mare e un paio di amache dove lasciarsi cullare.

Barahona

Ancora più ovest, ci avventuriamo in paesaggi ancora incontaminati e panorami unici ancora poco esplorati dal turismo. Il gioiello della zona è il paradiso naturale Bahia de las Aguilas, una lingua di sabbia corallina bianchissima raggiungibile solo via mare.

casabonita
@casabonita

Scopriamo poi che la zona Barahona é la principale destinazione dei surfisti professionisti. Le spiagge consigliate sono Barranca, Bahoruco, Ciénaga, San Rafael, Paraíso e Los Patos dove la Federazione Dominicana Surfisti organizza varie manifestazioni.

Il massimo del divertimento è però il Tour in canopy: una breve ma piacevole avventura in zipline che attraversa uno specchio d’acqua, plana su una foresta tropicale e finisce in modo strategico nel Tanama Eco Spa, in cui vengono utilizzati ingredienti locali per i trattamenti.

Dove Dormire: a Casa Bonita arroccata su una piccola collina, con una vista spettacolare sulla giungla e l’oceano, ci siamo sentite davvero coccolate. Cucina ottima, attenzione ai dettagli e una infinity pool che si confonde con il blu del mare. Lasciateci qui!

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