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New York, meta top anche per matrimoni gay

matrimoni gay

Domenica si è sposata mia cugina Sara. Dopo cinque anni di fidanzamento ha coronato il suo sogno d’amore con Susan. E’ stata una bellissima cerimonia, resa possibile dal fatto che Sarah e Susan vivono negli USA, in uno Stato dove i matrimoni gay sono riconosciuti dalla legge. Qui in Italia sarebbe stato impossibile, nonostante la buona volontà di qualche sindaco, ed è per questo che molte coppie gay italiane scelgono di andare all’estero a sposarsi.

A sorpresa, ho scoperto che tra le mete più gettonate per i matrimoni gay di coppie italiane c’è New York, dove sposarsi è più semplice di quanto si potrebbe pensare. Si tratta infatti di una città aperta e multietnica, molto organizzata e attenta alle esigenze di tutti. Inoltre, rispetto ad altre città europee, non richiede il vincolo della residenza per il matrimonio.

Detta così, sembra facile come bere un bicchier d’acqua, ma comunque è sempre meglio affidarsi all’assistenza di un’agenzia di viaggio in grado di curare ogni dettaglio, da quelli organizzativi a quelli burocratici, come CartOrange, che si avvale di consulenti per viaggiare in tutta Italia, che ha già organizzato con successo matrimoni per coppie gay proprio a New York, con soluzioni che consentono anche di contenere le spese.

I costi per la cerimonia dipendono ovviamente dalle esigenze degli sposi, ma possono rivelarsi piuttosto contenuti. Qualche esempio? Il “pacchetto base” per il matrimonio a Central Park parte da 2.500 euro, cifra che include l’affitto della location, un wedding coordinator, cerimonia privata in italiano, documentazione legale, trasferimenti dall’hotel al comune di New York per l’ottenimento della licenza, un fotografo a disposizione per un’ora e il cd con le foto in alta risoluzione spedito a casa.

Proprio questa è la formula scelta da Roberto e Paolo, coppia di Parma che ha già avuto un certo risalto sui media e che, dopo 16 anni di convivenza, ha deciso di unirsi in matrimonio nella Grande Mela con un gruppo ristretto di amici: «Ci siamo sposati il 18 settembre al Bow Bridge a New York – spiega Paolo -. È stata davvero una giornata bellissima, che rimarrà per sempre nei nostri ricordi». Per l’organizzazione, Roberto e Paolo si sono rivolti a CartOrange, agenzia di cui sono clienti affezionati da anni, e in particolare a Raffaella Bompani, la consulente di viaggio di Parma che nel 2013 è stata la numero uno d’Italia.

«Raffaella è la “nostra” consulente di viaggio CartOrange, punto di riferimento per i nostri viaggi – afferma Paolo-. Ormai ci conosce e sa quali sono i nostri gusti ed esigenze, per questo è stato inevitabile coinvolgerla anche in questo evento dove, oltre a organizzare il viaggio, la cerimonia e il ricevimento, ci ha anche supportato prima della partenza, gestendo le inevitabili ansie e dubbi.

Ha pensato a ogni dettaglio, prevedendo anche un “piano B” al coperto in caso di pioggia, e ci ha suggerito dei dettagli che hanno reso il matrimonio davvero speciale, dalla limousine al cantante gospel che è stata la mia sorpresa per Roberto».

Il giorno del “sì”, tutto si è svolto in modo impeccabile: «La mattina del matrimonio una macchina ci è venuta a prendere in albergo per accompagnarci in Municipio per il disbrigo delle pratiche – ricorda ancora Paolo -. Sono davvero organizzatissimi: noi eravamo la coppia numero 46 ed erano appena le 9.40. La cerimonia vera e propria si è svolta a Central Park con un officiante che parlava italiano e tutti sono stati molto attenti e delicati.

Abbiamo avuto il fotografo a disposizione per un’ora e, dopo una settimana, abbiamo ricevuto a casa il dvd con le foto. Prima del matrimonio, in Italia avevamo organizzato una festa di addio al celibato in Italia con amici e parenti. Come regalo abbiamo scelto una lista viaggi: non sappiamo ancora dove andremo, ma di certo sappiamo chi lo organizzerà».

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