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Sentieri di Gusto in Valtellina

Sentieri di Gusto in Valtellina

Sentieri di Gusto in Valtellina: una guida tutta da gustare tra borghi storici e vigneti eroici alla scoperta delle eccellenze eno-gastronomiche locali.

Un itinerario lontano dalle consuete rotte turistiche sui Sentieri di Gusto in Valtellina, attraverso i borghi più belli di questa ampia vallata in Lombardia, facilmente raggiungibile anche per una gita in giornata dalle regioni settentrionali.

Un’occasione per scoprire i terrazzamenti storici della Valtellina, patrimonio Unesco, i paesi ricchi di tradizioni, i luoghi di produzione delle specialità che sono la bandiera della Valtellina.

Innanzitutto la Bresaola della Valtellina IGP, famosa nel mondo, e poi i formaggi Valtellina Casera DOP e Bitto DOP, i Pizzoccheri, gustosi, tipici e genuini, senza dimenticare i grandi vini della regione.

Tutti prodotti che con la loro semplicità sanno conquistare anche i palati più esigenti, da gustare in un crotto, in un agriturismo o in un ristorante stellato per una full immersion nel gusto e nei sapori unici della Valtellina.

Sentieri di Gusto in Valtellina

Chiavenna

Si parte da Chiavenna, il piccolo comune che dà il nome all’omonima valle. Il centro storico è l’ideale per fermarsi ad ammirare le bellezze della città, per una breve sosta nelle piazzette caratteristiche impreziosite da fontane in pietra ollare , oppure per acquistare gustosi prodotti locali nelle botteghe tipiche del paese.

Ricche di angoli nascosti e scorci suggestivi, le vie del centro sembrano un invito a fare un viaggio nel tempo fino al lontano Cinquecento, epoca alla quale risalgono i numerosi edifici della città e dei dintorni, tra cui spiccano l’elegante Palazzo Salis, la famosa Collegiata San Lorenzo e le antiche mura sforzesche, in parte ancora visibili, che testimoniano l’importanza della città nel passato per il commercio con l’Europa.

Chiavenna è anche famosa per i crotti, gallerie naturali di roccia scavate attraverso antiche frane e dove soffia sempre il Sorel, una corrente fredda naturale proveniente dalle montagne che mantiene una temperatura costante tra i 4 e 8 ° C tutto l’anno.
La temperatura ideale per stagionare prodotti locali come Bitto e Valtellina Casera.

Molti crotti offrono degustazioni, un’ottima opportunità per ristorarsi con un buon bicchiere di vino e un tagliere di salumi misti, tra cui non manca mai la “brisaola”, simile alla bresaola valtellinese ma prodotta con tagli di manzo più pregiati, il violino, un salume di carne di capra e l’immancabile bitto. Proprio quel che ci vuole per riprendere le energie e continuare a esplorare Chiavenna.

Per un pasto più sostanzioso sui Sentieri di Gusto in Valtellina, merita una sosta il ristorante Lanterna Verde dello chef Roberto Tonola, a Villa di Chiavenna, premiato con la Stella Verde Michelin. Un ristorante sostenibile sotto molti aspetti, dove dall’uso sapiente delle materie prime locali e la giusta dose di creatività nasce una cucina che strizza l’occhio all’ambiente e alla sostenibilità.

Da non perdere una sosta anche alla Latteria Carden all’Alpe Teggiate sul Monte Spluga nei pressi di Madesimo, dove l’artista-casaro Felice Codega e suo figlio Simone portano avanti la tradizione di famiglia lavorando il latte di per fare il Bitto DOP

Morbegno

Un piccolo gioiello circondato dalle Alpi, Morbegno è il centro principale della bassa Valtellina, dove scorre il fiume Bitto, che segue le valli di Gerola e San Marco.
Entrati in paese e attraversato il ponte, non potrete fare a meno di notare lo mitico negozio di alimentari Fratelli Ciapponi, un luogo davvero unico, dall’atmosfera d’altri tempi, dove deliziarsi con ogni bendidio prodotto in Valle e non solo.

Ma soprattutto nelle cantine di questa storica bottega viene stagionato il Bitto, il re dei formaggi della Valtellina, dall’aroma delle erbe dei pascoli d’altura e dal gusto dolce poco stagionato e più inteso con il prolungarsi della stagionatura.

Sentieri di Gusto in Valtellina

Appena fuori Morbegno, a Mantello, assolutamente da visitare è l’azienda agrituristica La Fiorida, molto più di un agriturismo di charme con Spa annessa, dove è possibile visitare le stalle, il caseificio, dove assistere alla lavorazione del celebre formaggio e, ovviamente, degustarlo.

Per un’esperienza gourmand completa, basta accomodarsi ai tavoli de La Preséf, il ristorante stellato all’interno di La Fiorida, dove lo chef Gianni Tarabini. grazie alle materie prime che produce nel suo orto, nel caseificio, nella cantina e nella fattoria, vi guiderà in un viaggio alla conoscenza dei prodotti tipici della Valtellina.

Altro punto vendita della regione è la Latteria di Delebio, importante per la produzione della Valtellina Casera per la stagionatura del Bitto, dove è possibile visitare il museo della produzione casearia con vari e la coldera, la grande giara utilizzata per la preparazione dei formaggi.

Per chi invece preferisce una visita in alpeggio, la meta giusta è il rifugio Alpe Piazza, nell’omonima località a 1.835 m s.l.m., ad Albaredo per S., dove Marco vi accoglie con grandi tavolate per un pranzo salutare nella natura.

L’area terrazzata più vasta d’Italia

Risalendo la Valtellina verso Chiuro ci si immerge nel paesaggio straordinario della Strada del Vino, una delle altre eccellenze locali, che con oltre 850 ettari di vigne lungo 2500 km di muretti a secco fa della Valtellina l’area terrazzata più vasta d’Italia, riconosciuta come patrimonio UNESCO.

In queste vigne eroiche vengono prodotti vini rinomati in tutto il mondo, come per esempio il Valtellina Superiore DOCG e lo Sforzato di Valtellina DOCG, il primo passito rosso secco che ha ricevuto la dicitura DOCG, capace di conquistare i palati più esigenti.

La Valtellina è infatti conosciuta anche come terra di grandi vini rossi, corposi ed eleganti, con una grande personalità e i terrazzamenti della Valtellina rappresentano anche una full immersion nella cultura e nella tradizione del territorio.

Chiuro

Sui Sentieri di Gusto in Valtellina, Chiuro è un antico villaggio i cui resti risalgono alla preistoria.
Il suo nome è anche antico: ciür, come si pronuncia in dialetto, o Clure di origine ligure o reto-etrusca.

Qui è d’obbligo una visita al Caseificio Chiuro , dove è possibile acquistare i prodotti dell’azienda e conoscere meglio i prodotti locali.
La bottega ospita una stuzzicheria al secondo piano, dove si può pranzare e gustare un fresco gelato artigianale.

Oltre a produrre formaggi, il Caseificio di Chiuro ha sviluppato una gamma di yogurt con gusti freschi e collabora inoltre con una cooperativa sociale valtellinese, che produce ottime confetture extra di frutta.

Nei dintorni merita una visita Teglio , uno dei borghi più caratteristici d’Italia caratterizzato da bellezze naturali e culturali, conosciuto come la Patria dei Pizzoccheri, piatto emblematico della Valtellina, la cui ricetta originale è custodita dall’Accademia del Pizzocchero.

Sentieri di Gusto in Valtellina

Tirano

Circondata da ripidi pendii e vasti vigneti, Tirano, al confine con la Svizzera, è la meta ideale lungo i Sentieri di Gusto in Valtellina dove trascorrere qualche giorno per ritemprare corpo e mente con l’aria fresca di montagna e i sapori autentici della gastronomia locale.

Perdetevi tra palazzi nobiliari, piazze e profumi antichi, fino a raggiungere il santuario della Madonna di Tirano. Poi approfittate di una sosta per gustare il Bitto e il Valtellina Casera insieme al miele o alla frutta secca, compagni ideali per esaltare al massimo il sapore di questi due formaggi.

A Villa di Tirano, antica pieve di montagna, si trova l’azienda agricola La Motta di Stefano Rumo che oltre alla produzione di prelibati formaggi e prodotti vari, gestisce anche un centro ippico attrezzato per trekking a cavallo e in carrozza, oltre a offrire anche attività di equitazione per grandi e piccini.

E una volta che lo stomaco è pieno, da Tirano si può anche prendere il trenino rosso del Bernina lungo la Ferrovia Retica, Patrimonio dell’UNESCO, che collega la località della Valtellina a St. Moritz.

Grosio

Oppure si può proseguire per Grosio, un borgo che custodisce secoli di storia della Valtellina, a cominciare dal Parco delle Incisioni rupestri dove sono state ritrovate più di 5 incisioni sacre sulla Rupe Magna dedicata a scene di vita quotidiana risalenti all’età del bronzo. .

A Grosio è possibile visitare due castelli medievali che risalgono all’XI e XIV secolo, epoca in cui il borgo faceva parte del feudo di Valvenosta
Da Grosio si può raggiungere l’alpeggio dell’Alpe Malghera, a 964 metri di altitudine, dove viene prodotto il Bitto.

Formaggio Bitto

Grosio è famosa soprattutto per la pesteda, che rappresenta il condimento aromatico tipico della tradizione gastronomica valtellinese. Si tratta di insaporitore preparato con aglio, sale, pepe, foglie di achillea nana e timo serpillo raccolto in Valgrosina, secondo una ricetta tuttora segreta, custodita gelosamente dalle nonne di Grosio e tramandata solamente all’interno del nucleo familiare.

I valtellinesi amano aggiungere la pesteda ai piatti classici della tradizione per dare ancora più gusto e sapore: pizzoccheri, stufati e zuppe acquistano così una marcia in più. Provatela anche voi, e non ve ne pentirete.

Bormio

Bormio è un gioiello dove le vestigia medievali corrispondono a quelle del XIV-XVI secolo, l’età d’oro del contado, dove si incontrano molti edifici civili e religiosi. Tra questi il più significativo è il Kuerc, la torre delle ore del XV secolo dove il consiglio comunale amministrava la giustizia e che, con la Torre della Bajona che la sovrasta, è il simbolo stesso della località.

Sosta d’obbligo all’antica Farmacia Peloni, dove è nato il celebre Amaro Braulio.
Tutt’intorno, vallate verdi di pascoli punteggiate di baite, al confine con la Svizzera e a pochi chilometri da Bormio e dal passo dello Stelvio, da cui si gode un panorama mozzafiato.

Tanto che viene voglia di scoprire la vita reale degli alpeggi e di vivere l’esperienza della mungitura con i pastori, della lavorazione del latte e della lavorazione dei formaggi con il casaro. Niente di più semplice all’alpeggio Pedranzini, dove nel pieno rispetto della tradizione si producono formaggi e salumi per generazioni, oltre ad altri prodotti di alta qualità e dove in estate si produce, immancabilmente, il Bitto.

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