travel

Andalusia, la Ruta de los Pueblos Blancos

Ronda

La Ruta de los Pueblos Blancos, un itinerario on the road alla scoperta dei più affascinanti villaggi andalusi.

Durante un mio recente soggiorno in Costa del Sol, ne ho approfittato per fare un bel road trip lungo la mitica Ruta de los Pueblos Blancos, che si snoda proprio nell’entroterra della provincia di Malaga, in Andalusia.

Ruta de los Pueblos Blancos

Si tratta di uno degli itinerari più fascinosi di tutta la Spagna, che si snoda tra sierre montuose e valli verdeggianti punteggiate di splendidi villaggi andalusi.  In realtà le ruta de los pueblos blancos sono più di una, ma noi seguiamo l’itinerario più famoso, che si snoda nella provincia di Malaga, tra borghi ricchi d’atmosfera, ma non sempre facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.

 ronda-architecture
Pueblos blancos

Per percorrere questo scenografico tour on the road e ottimizzare i tempi conviene quindi noleggiare un’auto per spostarsi in libertà. All’aeroporto di Malaga sono presenti diverse compagnie di noleggio auto in Andalusia. Tra queste anche la spagnola Goldcar, che oltre a tariffe lowcost particolarmente vantaggiose, offre una serie di servizi innovativi per velocizzare le procedure di ritiro e riconsegna del veicolo. Come per esempio il distributore di chiavi Key’n Go e il servizio Click’n Go, che consente di aprire e chiudere la portiera dell’auto da mobile, evitando le file in ufficio per ottenere le chiavi.

Malaga

Una volta al volante della vostra utilitaria, siete pronti per andare alla scoperta dei Pueblos Blancos dell’Andalusia. Non prima però di aver visitato Malaga, diventata in questi ultimi anni una delle città più effervescenti del Mediterraneo, oltre che un’importante città d’arte.

Malaga
Malaga

Nel centro storico ci sono ben 30 musei, ma soprattutto il capoluogo della Costa del Sol è la patria di Pablo Picasso, uno dei maggiori pittori del Novecento, di cui potete visitare la casa natale nella centralissima Plaza de la Merced e ammirare una collezione di opere al Museo Picasso.

Per una full-immersion nella movida notturna dirigetevi invece verso il porto, uno dei luoghi più vivaci e animati della città, che pullula di locali, ristoranti, negozi, mercatini e discoteche.

Mijas

Lasciata Malaga, la prima tappa è a Mijas, caratterizzata da un’atmosfera arabeggiante: è uno dei pueblos blancos più caratteristici della Costa del Sol, situato tra le spiagge assolate e la rigogliosa vegetazione della Sierra de las Nieves.

Mijas
Mijas

Potete lasciare l’auto al parcheggio e visitarlo a bordo dei burro-taxi, i calessi trainati dagli asini, un’esperienza unica assolutamente da non perdere. Il villaggio andaluso, con le tipiche case imbiancate a calce e affascinanti strade acciottolate custodisce antichi monumenti come la chiesa de la Concepción dall’architettura imponente, con un muro antico e un giardino ben tenuto, ideale per una passeggiata.

Un’altra attrazione di Mijas è il santuario della Madonna de la Peña, una magnifica struttura del XVII secolo aperta al pubblico, con l’antica grotta scavata dai monaci nella collina oltre 400 anni fa.

Mijas
Mijas

Al museo Carramoto de Max si entra invece per ammirare l’insolita collezione di pezzi d’arte microscopici, tra cui il ritratto di Abraham Lincoln su una piccola capocchia di spillo. Non mancano occasioni di shopping nei negozi che vendono oggetti di artigianato artistico in vimini e souvenir.

Ronda, il più famoso dei pueblos blancos

Percorrendo la strada che costeggia il Parque Natural Sierra de las Nieves, raggiungete Ronda, una delle più suggestive cittadine andaluse, arroccata sulle gole del Guadalevin, in posizione mozzafiato su un precipizio di 130 metri. A collegare le due sponde c’è l’imponente Puente Nuevo, uno splendido ponte settecentesco ad arco.

Ronda
Ronda

Definita la “Città dei Castelli”, conserva la tipica struttura araba e oltre a splendidi palazzi nobiliari vanta la Plaza de Toros più antica di Spagna, dove si trova anche un interessante museo sulla corrida.

Forse il più affascinante dei pueblos blancos Ronda è composta da tre parti: il quartiere nord-occidentale di Mercadillo, l’antica sezione moresca chiamata Ciudad e il sobborgo di San Francisco più a sud.

La Ciudad Moresca di Ronda, che si sviluppa come un affascinante labirinto attorno alla Calle Santo Domingo, è la più interessante, dove sono ancora vive la cultura e la tradizione moresca. Passeggiando tra le sue strade potete ammirare molte case nel caratteristico stile moresco e alcune belle dimore rinascimentali.

Ronda Plaza de Toros
Ronda Plaza de Toros

Dall’altra parte del ponte sorge il castello di Rey Moro, uno splendido palazzo moresco del XVIII secolo con  giardini aperti aperti al pubblico. Una caratteristica interessante di questa villa è la sua notevole Mina, una scala sotterranea di 365 gradini che conduce al fiume, scavata e costruita dagli schiavi cristiani del XIV secolo. In tempo di guerra, questo passaggio garantiva l’approvvigionamento idrico alla città sotto assedio.

Da non perdere la magnifica cattedrale Santa Maria di Ronda, in origine una moschea araba poi convertita in chiesa cristiana. Mostra una raffinata miscela di stili, arabo, gotico, rinascimentale, con un campanile sulla cima del minareto.

Più a ovest, si trova la Casa di Mondragón, un palazzo moresco ricco di stucchi originali sul patio con uno stupendo soffitto scolpito. Ospita anche  un museo sulla storia della Ronda moresca e la sua archeologia locale.

Casares pueblos blancos
Casares pueblos blancos

Gaucín

L’architettura tradizionale di questo pueblo blanco risalta sullo sfondo della lussureggiante vegetazione della valle del Genal. Le sue strade, dallo stile moresco, sono perfettamente adattate alla collina su cui sono costruite e le sue graziose case imbiancate sono decorate con inferriate e balconi sapientemente lavorati in ferro battuto.

Dominano l’abitato i resti dello storico Castillo del Águila, insieme a Gibilterra una delle fortezze più meridionali dell’Andalusia. Dai sui spalti la vista spazia sulla costa africana, Gibilterra, il fiume Genal e la sua verde vallata.

Casares

Dichiarata patrimonio storico e artistico, Casares conquista con la sua atmosfera rilassata e tranquilla, così lontana dal caos e dal trambusto della costa. Sono comunque tanti i motivi per una sosta nel pueblos blancos che fu la patria dello scrittore Blas Infante, noto come “padre dell’Andalusia”, a cui è dedicato il centro culturale situato nella chiesa di La Encarnación del XVI secolo.

Cuore di Casares è la Plaza de Espana, circondata da ristoranti tradizionali che servono cibo delizioso e da pittoresche fontane che creano un’atmosfera davvero speciale. Il Museo Etnografico è per tutti coloro che amano la storia e sono interessati a scoprire dettagli sul passato della città.

Casares ha radici romane, ma fu anche conquistata dai mori, infatti sorge ai piedi di un castello arabo da dove la vista spazia sul Mediterraneo, fino ad abbracciare la costa africana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *