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Ivrea cosa vedere in 2 giorni

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Ivrea cosa vedere in 2 giorni, scopriamo il capoluogo del Canavese dalla doppia anima, antica e industriale, Patrimonio UNESCO con la “Città Industriale del XX Secolo”.

Ivrea cosa vedere in 2 giorni

La Città industriale del XX secolo

Iscritta nella lista del Patrimonio UNESCO nel 2018, la Città industriale del XX secolo è un vero e proprio museo a cielo aperto dell’architettura moderna, alla quale hanno contribuito i maggiori progettisti italiani del XX secolo. E’ l’eredità culturale e sociale del progetto industriale della Olivetti, che dalla fabbrica si estendeva alla Comunità, con le sue politiche sociali, e alla pianificazione territoriale e urbanistica.

Un percorso urbano di un paio di km in totale, che si sviluppa lungo l’asse di corso Jervis e tocca una ventina di edifici, architetture e residenze con funzioni produttive, sociali e abitative, che formano il tessuto del grande progetto industriale e socio-culturale di Adriano Olivetti.

Visitor Centre Unesco

Iniziate da qui la visita della Città Industriale del XX secolo, dal Centro Visitatori Unesco di corso Jervis, ricavato negli ambienti di quello che era la sede del consiglio di fabbrica delle Officine ICO (acronimo di Ingegner Camillo Olivetti). Nelle sale che hanno mantenuto arredi e pavimenti originali, attraverso foto, documenti e oggetti d’epoca, tra cui le prime macchine da scrivere e i calcolatori, potete farvi un’idea del progetto industriale e architettonico della Città Industriale olivettiana e della filosofia della comunità e delle politiche sociali che ne è alla base.

Officine ICO e Fabbrica dei Mattoni Rossi

Lungo corso Jervis si sviluppa il nucleo portante del progetto olivettiano, diventato un complesso emblematico dell’architettura industriale del Novecento. Comprende infatti le Officine ICO, con il grande padiglione inondato di luce grazie alle pareti vetrate che rendono trasparente e aperto alla città il luogo di lavoro, e il palazzo di Mattoni Rossi, sede della produzione fino al 1955. Officine ICO Ivrea

Centro dei Servizi Sociali

Attraversate la strada e, proprio di fronte al complesso delle Officine ICO, al civico 26 di corso Jervis, entrate in quello che era il Centro dei Servizi Sociali della Olivetti. L’edificio di matrice razionalista progettato da Luigi Figini e Gino Pollini tra il 1954 e il 1959 era infatti la sede della biblioteca, dell’infermeria, dei servizi sociali e assistenziali e di quelli delle colonie Olivetti, i centri di vacanza estivi riservati ai figli dei dipendenti.

Alle spalle dell’edificio, sorge l’Asilo Nido, sempre opera di Figini e Pollini, dove le operaie potevano lasciare i figli in custodia prima durante l’orario di lavoro, uno dei primi illuminati esempi di welfare aziendale in Italia. Immerso nel verde, l’asilo conserva ancora gli arredi originali, progettati dall’ufficio tecnico interno dell’Olivetti.

Chiesa di San Bernardino

Nel grande parco retrostante il complesso industriale, la chiesa fa parte del quattrocentesco Convento di San Bernardino, acquistato da Camillo Olivetti a inizio ‘900 per farne la sua residenza e quindi sviluppare l’azienda sui terreni circostanti. Esternamente appare come una semplice cappella di campagna, ma entrando si rimane folgorati dal magnifico ciclo di affreschi rinascimentali che narrano la “Vita e Passione di Cristo”, opera di Gian Martino Spanzotti.

Ivrea cosa vedere - Chiesa San Bernardino

Mensa Aziendale e Circolo Ricreativo

Sempre nel parco, all’ombra di alberi centenari si trova la Mensa Aziendale e Circolo Ricreativo, luogo di ritrovo dopo lavoro per operai e impiegati della fabbrica Olivetti. Progettato da Ignazio Gardella con Roberto Guiducci e UPECC a metà degli anni Cinquanta, con la sua originale pianta esagonale è uno degli edifici più iconici della città industriale e ricorda nelle linee le architetture di F. L. Wright.

Poco distante, sul fianco della collina, sorge il Centro Studi ed Esperienze Olivetti, dall’inconfondibile rivestimento di piastrelle blu di klinker.

Talponia

Lasciato il parco, raggiungete via Carandini 6 per ammirare quello che è senza dubbio uno dei più originali complessi residenziali al mondo, e non solo per il nome. Gli architetti Gabetti e Isola hanno concepito all’inizio degli Anni Settanta l’Unità Residenziale Ovest, più nota come Talponia, come un “palazzo sdraiato” di 82 appartamenti simplex e duplex, disposto ad anfiteatro sotto il livello stradale, con affaccio su un prato comune e la collina prospiciente.

Talponia Ivrea

Museo Garda

Nel cuore del centro storico, affacciato con un bel porticato sull’ampia piazza Ottinetti, il Museo Civico Pier Alessandro Garda espone collezioni permanenti di archeologia, di arte orientale e di dipinti della collezione privata – tra cui spiccano capolavori di Carracci, De Chirico e Annigoni – appartenuti alla potente famiglia di imprenditori Croff, donata alla città dall’ultimo erede.

Ivrea cosa vedere - Museo Garda

Particolarmente interessante per chi vuole approfondire la storia del territorio eporediese, è la sezione dei reperti archeologici che raccoglie manufatti che risalgono all’età neolitica e documenti d’epoca medievale.

Il Museo Garda ospita periodicamente anche mostre temporanee, come quella su “Olivetti e l’arte. Jean-Michel Folon”, in programma fino a giugno 2022, che ripercorre la lunga collaborazione artistica tra Folon e Olivetti, durata circa un trentennio, attraverso calendari, agende, opere grafiche e gadget vari.

Museo Garda Ivrea

Castello di Ivrea

Il castello di Ivrea domina con le sue “rosse torri” la parte alta della città, fin dal Medioevo luogo di comando, con il Municipio, la Cattedrale e il palazzo Vescovile. La costruzione di questa reggia-fortezza voluta dal Conte Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, risale alla seconda metà del ‘300 con funzione difensiva, ma spesso ospitò nobili e membri di casa Savoia in occasione di festeggiamenti reali.

Nei secoli subì diverse trasformazioni e fu a lungo adibito a carcere, per poi rimanere inutilizzato.

Tuttora, il grande cortile interno, racchiuso su tre lati da maniche alte quattro piani, con il camminamento di ronda che corre lungo il perimetro delle mura, vi accoglie con un’atmosfera suggestiva, che riporta all’epoca del Conte Verde. Presto il complesso sarà restaurato per ospitare eventi e manifestazioni.

Ivrea Dove Dormire

Spazio Bianco

Non un semplice hotel, ma “camere con cultura”: così le proprietarie di Spazio Bianco amano definire il piccolo albergo di charme ricavato in una casa di ringhiera nel centro storico, a un passo da piazza Ottinetti. Le camere sono una diversa dall’altra, ispirate a temi tipicamente canavesani, come il Carnevale di Ivrea, la storia industriale di Olivetti, i castelli medievali, la Serra morenica e le vigne dell’Erbaluce di Caluso. La colazione, dolce e salata, è servita nella sala interna decorata con ceramiche e oggetti artistici, sulla terrazza esterna nella bella stagione.

Spazio Bianco Ivrea

Ivrea dove mangiare

Ristorante Radici

In pieno centro storico, sotto i portici di piazza Ottinetti, un locale giovane e pieno di colore gestito da un team tutto al femminile, dove gustare piatti tipici come la battuta di Fassona e il classico agnolotto dal plin.

Ristorante del Monte di Luca Berolatti

A una manciata di chilometri da Ivrea, a Colleretto Giacosa, merita una sosta il Ristorante del Monte di Luca Berolatti, giovane chef di talento con una grande esperienza alle spalle, impegnato a tramandare e diffondere la cucina tradizionale canavesana. Il posto giusto dove gustare i piatti tipici a base di prodotti genuini e verdure fresche dell’orto privato, dalla tartare di vitella Canavesana al prelibato fritto misto alla piemontese.

Ristorante Del Monte

Pasticceria Balla

Per una sosta golosa tra una visita e l’altra, niente di meglio di una fetta della mitica Torta 900 della storica Pasticceria Balla: una delizia composta da due dischi di simil-pan di Spagna al cacao sovrapposti, farciti da una soffice crema pasticcera al cioccolato. Un dolce che vanta innumerevoli imitazioni, tanto che la ricetta segreta è protetta con un marchio brevettato.

Torta 900

Bar Gelateria Ivrea

Se girando per Ivrea vi viene voglia di qualcosa di buono, che però non sia il solito dolcetto, fate un salto al Bar Gelateria Ivrea di Via Strusiglia 24, dove potete deliziarvi con le creazioni di Alessandro Gaido. Dalle praline allegre e colorate in 8 gusti diversi, con ripieni di gelatina all’albicocca o cremino alla nocciola, all’innovativo panettone da 250 gr in vasocottura che si mangia tutto l’anno, non soltanto a Natale.

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