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Le Havre cosa vedere nella città della Normandia

Le Havre città in Normandia

Guida a Le Havre città della Normandia culla dell’Impressionismo, Patrimonio Unesco per l’architettura moderna e l’eccezionale sito naturale delle falesie di Etretat.

Adagiata sull’estuario della Senna, la città della Normandia di Le Havre è famosa per il suo porto che la rende lo sbocco marittimo della capitale francese. Collegata tramite ferrovia a Parigi, per oltre mezzo secolo è stata il porto transatlantico per i passeggeri in partenza per il Nuovo Mondo, ma anche una vivace stazione balneare in cui si sviluppano le attività nautiche, mentre la sua luce e le sue atmosfere speciali hanno ispirato i grandi maestri dell’Impressionismo francese.

Ecco cosa vedere a Le Havre, i luoghi da non perdere in un itinerario che dal centro città arriva fino alle spettacolari falesie di Etretat.

Le Havre cosa vedere

In gran parte distrutta dai bombardamenti del settembre del 1944, Le Havre è stata completamente ricostruita tra il 1945 e il 1964 dal cosiddetto Atelier Perret: un gruppo di un centinaio di architetti, capeggiati da Auguste Perret, che realizzò un imponente complesso architettonico esteso su 133 ettari, simbolo della rinascita del paese, il cui valore è stato riconosciuto dall’Unesco nel 2005 con l’iscrizione nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

Per avere un quadro d’insieme su quella che è stata definita la “città degli architetti”, conviene salire al 17° piano della torre dell’Hotel de Ville, da cui si gode un panorama eccezionale sulla città della Normandia. Volendo invece scendere più nel dettaglio, si può visitare l’Appartement Temoin (appartamento testimone), vera vetrina dello stile di vita e dei creatori degli anni ‘50, e la Maison du Patrimoine Atelier Perret.

In tempi più recenti, anche grandi archi-star internazionali hanno lasciato il loro segno inconfondibile a Le Havre. Porta la firma di Oscar Niemeyer le Volcan: spazio culturale con teatro, palcoscenico nazionale e biblioteca tra le più originali di Francia, la cui sinuosità delle curve architettoniche dialoga con l’ortogonalità di Perret.

Sono invece opera di Jean Nouvel i Bains des Docks, un complesso acquatico costituito da una decina di bacini ispirati alle terme romane nel cuore dei quartieri meridionali, simbolo della riqualificazione urbana dell’area portuale più in linea con il colossale traffico marittimo.

Cattedrale di Notre-Dame

La Cattedrale di Notre-Dame, che riunisce lo stile gotico, il Rinascimento e il barocco, è l’edificio più antico del centro città ricostruito di Le Havre. La sua costruzione comincia nel 1575 per concludersi nel 1638. Nel corso dei secoli ha risentito delle guerre di religione, della Rivoluzione e poi, nel 1944, delle devastazioni dei bombardamenti alleati. Tuttavia, si è comunque deciso di conservarla e restaurarla.

Abbazia di Graville

L’Abbazia di Graville, eremo nel VI secolo, divenne luogo di pellegrinaggio quando ospitò le reliquie di Sant’Onorino in fuga dalle invasioni normanne (IX secolo).
Guillaume Malet de Graville, tornato vittorioso nella battaglia di Hastings, le ha conferito tutto il suo splendore nell’XI secolo.

La chiesa presenta tutte le caratteristiche dell’arte romanica normanna ad eccezione del coro, che fu ricostruito in epoca gotica. Gli edifici sono circondati da splendidi giardini terrazzati, progettati «alla francese» e ideali per il relax e la meditazione, offrendo una vista panoramica eccezionale sulla città, il porto di Le Havre e l’estuario della Senna.

Le Muséum

L’edificio dell’antico Palazzo di giustizia costruito nel 1760 è stato riconvertito in Muséum nella seconda metà del XIX secolo. Le mostre temporanee, ludiche e interattive ospitate in questo luogo di scoperta e di condivisione per le famiglie illustrano le ricchezze del mondo animale, vegetale e minerale.

Museo dell’Hôtel Dubocage de Bléville

Il museo dell’Hôtel Dubocage de Bléville, situato nel cuore del quartiere di Saint François, fu creato nel XVI secolo dall’architetto italiano Girolamo Bellarmato su richiesta di Francesco I. Era di proprietà del navigatore Michel Joseph Dubocage de Bléville (1676-1727). Fu al suo ritorno da un lungo viaggio di lavoro nell’Oceano Pacifico via Capo Horn che comprò la villa che porta ora il suo nome.

Dopo averla modificata e ampliata, insieme al figlio ha allestito una grande casa di commercio marittimo e un laboratorio di curiosità. La visita di questa dimora permette di comprendere la storia di Le Havre e il suo sviluppo urbano e umano.

MuMa

E’ una mattina del 1872 quando Monet dipinge su tela la sua percezione straordinaria di un’alba nebbiosa sul porto di Le Havre. Quel quadro, “Impressione, levar del sole”, è la prima opera d’arte moderna, ispirato dalla luce eccezionale dell’estuario. Le Havre, il suo porto, la sua spiaggia, le sue regate, hanno in seguito ispirato i grandi maestri dell’Impressionismo: Pissarro, Sisley, Boudin, Monet, Jongkind.

Il MuMa, situato vicino al luogo in cui Monet aveva collocato il suo cavalletto, ospita la principale collezione impressionista in Francia (più di 450 opere), dopo il museo d’Orsay di Parigi.
Diversi pannelli segnano un percorso sulle orme degli impressionisti e dei Fauves (Dufy, Marquet, Friesz), dal bacino commerciale fino all’ingresso del porto e poi lungo i boulevard Clemenceau e Albert 1er prima di raggiungere Sainte-Adresse, ai piedi del Cap de la Hève.

Casa dell’Armatore

Di fronte al porto di pesca e al terminal dei traghetti, la Casa dell’Armatore è una delle ultime testimonianze di Le Havre nel XVIII secolo. Costruita su cinque livelli attorno a un lucernario sorprendente, non è né un museo né un’abitazione privata. La sua visita permette di scoprire il modo di vivere e l’attività di un commerciante dell’epoca nella città della Normandia.

Giardini Sospesi

Dal 2008 classificati come «giardino di pregio», fanno parte del paesaggio di Le Havre come luogo emblematico che offre ai visitatori un mondo di scoperta vegetale e sensoriale.
Questo sito eccezionale di 17 ettari si affaccia sulla città e offre una splendida vista sul mare, sul porto e sulla città.

Originale esempio di riconversione, questo antico forte militare costruito a metà del XIX secolo è diventato un ampio giardino dedicato ai viaggi delle piante attraverso gli oceani. I bastioni, disposti in giardini tematici, evocano il Nord America, l’Asia orientale, le terre del sud e le piante (ri)scoperte. Sul lato del cortile, riparato da alti bastioni, 5.000 m² di serre ospitano le collezioni di piante della città.

Giardino del Silenzio

Più intimo ma comunque sorprendente e interessante, il Giardino del Silenzio è un luogo di meditazione, raccoglimento, riflessione, contemplazione di ciò che può essere la bellezza della natura e la vita lontano dal trambusto e dal fermento del porto e della città.

Il visitatore, qualunque siano le sue convinzioni, è il benvenuto. Qui trova un momento di calma e di pace interiore. Dopo i momenti di tranquillità, perché non fermarsi in negozio a comprare le confetture fatte dalle suore… un peccato di golosità che vi sarà perdonato!

Parco di Rouelles

Per gli amanti dello spazio aperto, della corsa, del ciclismo, i 160 ettari di prati, stagni e boschi del parco di Rouelles, offrono una cornice eccezionale per la casa padronale della Bouteillerie e la sua colombaia del XVII secolo, rappresentativa dell’architettura del Pays de Caux. In ogni momento è possibile visitare la mostra completa sulla fauna e la flora del parco, il giardino botanico perenne e l’arboreto con 259 varietà botaniche diverse. Etretat

Etretat

Il fascino selvaggio della costa di Etretat, con le falesie a picco sul mare che formano suggestivi archi naturali , ha stregato nei secoli schiere di artisti e pittori, tra cui Courbet, Boudin, Monet, Valloton, Matisse e molti altri ancora. Tra il Secondo Impero e la fine del XIX secolo, diventa poi la meta di soggiorno preferita di numerose personalità francesi, come Jérôme Bonaparte, JulesMichelet, Félix Faure e il compositore Jacques Offenbach, che si fanno costruire delle ville in stile balneare.

Gli scrittori dell’epoca contribuiscono ampiamente a consolidare la reputazione della cittadina. La vicinanza di Le Havre, ma anche di Rouen e la creazione di una linea ferroviaria ha permesso a Etretat di essere conosciuta, frequentata fin dalla fine del XIX secolo dal Gotha parigino e dall’aristocrazia internazionale.

Accessibile a piedi, la falesia a monte presenta al suo vertice una cappella, Notre-Dame de la Garde, dedicata alla Santa Vergine e omaggio ai marinai, ma anche un affascinante museo del patrimonio che propone una passeggiata nella storia di Etretat e infine un monumento in onore degli aviatori Charles Nungesser et François Coli partiti a tentare, al comando del loro aereo, l’Oiseau blanc, la traversata dell’Atlantico dall’Europa agli Stati Uniti.

Non lasciate questo luogo senza visitare i Giardini di Etretat, un luogo davvero magico. L’architetto paesaggista russo Alexandre Grivko ha piantato 10.000 alberi e arbusti, massicci, tassi, rododendri, orchidee provenienti da vivai in Germania e Belgio e li ha portati a dialogare con le opere di scultori contemporanei.

Di fronte, la falesia di valle, non ha nulla da invidiare alla sua vicina. I suoi punti di forza sono chiamati l’ago,immortalato da Maurice Leblanc e le avventure del suo eroe Arsène Lupin o ancora il golf uno dei più belli e originali di Francia. Ai suoi piedi, possiamo vedere i resti degli allevamenti di ostriche e il Trou à l’homme. Incorniciata dalle sue due pareti di gesso bianco, la spiaggia con i suoi famosi ciottoli è un luogo popolare per gli amanti del surf e della pagaia.

Il patrimonio architettonico di questa deliziosa città della Normandia è ricco di numerose ville tra cui il Clos Lupin (Maurice Leblanc), la Guillette 7(Maupassant), le halles, il Castello Aygues, località balneare costruita nel 1866, sotto il Secondo Impero, e la chiesa di Notre Dame, perfetta sintesi tra il romanico e il gotico.

Sainte-Adresse

Elogiata da Alphonse Karr, allora redattore di Le Figaro nel XIX secolo e poi da Georges Dufayel, padre della«Nizza di Le Havre» nel 1900, Sainte-Adresse incarna lo spirito del mare.

Originale e inaspettata capitale amministrativa del Belgio,durante la prima guerra mondiale, fonte di ispirazione per gli Impressionisti, luogo rinomato per gli sport, Sainte-Adresse unisce eleganza e felicità, storia, cultura e sport acquatici, ma anche architettura con le sue numerose ville.

Con vista sull’estuario, la sua pittoresca cappella Notre Dame des Flots e il suo sorprendente «Pain de sucre»,luoghi dedicati ai marinai, meritano una visita.

Montivilliers

Montivilliers, tappa obbligatoria sulla strada della abbazie normanne, è una delle abbazie più belle e prestigiose della Normandia. Creata sin dal 684 da SaintPhilibert, venne distrutta dai vichinghi. Ricostruita nell’XI secolo, diviene un’abbazia femminile ed attorno a essa si sviluppa la città. All’epoca il commercio era prospero (conciatura delle pelli, tessitura e fiere). Gli edifici, oggi restaurati, concentrano l’attività turistica e culturale.

Si organizzano attorno al chiostro: l’abitazione delle badesse è diventata una biblioteca, il refettorio «gotico», uno spazio per mostre temporanee. Il percorso scenografico audioguidato: “Cuore di abbazie” permette a tutti di scoprire il destino turbolento della «città delle badesse» nella Normandia medievale.

La visita sarebbe incompleta senza una sosta nella pregevole chiesa abbaziale di Saint-Sauveur, in cui convivono lo stile romanico e gotico. Questa immersione nel passato prosegue con l’Aître de Brisgaret, il tempio protestante, e un circuito pedonale alla scoperta del patrimonio locale: sale, Hôtel-Dieu, case a graticcio, mulini.

Harfleur

Questo passato medievale è condiviso da Harfleur, una città un tempo fortificata. Attraversata dal fiume Lézarde, la città offre un ricco patrimonio di case dal XIV al XVII secolo, tra cui il Museo del Priorato (ex locanda) e il Municipio (castello).

La chiesa gotica di Saint-Martin, considerata il faro del Pays de Caux per la sua guglia, è il capolavoro di questo complesso e si distingue per le interessanti vetrate contemporanee di Bernard Piffaretti. L’attività portuale della città nota come la «104» terminò con l’interramento e la creazione di Le Havre da parte di Francesco I.

Gonfreville l’Orcher

Infine, ecco Gonfreville l’Orcher, il cui castello fortificato, costruito sulla scogliera nel XII secolo, dominala valle della Senna, dominando così il porto di Harfleur.
Il suo parco offre una vista mozzafiato sull’estuario. Ogni anno, il secondo fine settimana di ottobre, si svolge la manifestazione «Piante in festa».

Dall’8 maggio 2019, la Maison du Patrimoine et des Cités Provisoires apre le sue porte al pubblico. Questo Museo delle «Camps di sigarette», vero e proprio spazio della memoria, occupa due caserme restaurate, raccogliendo oggetti, mobili, documenti, testimonianze di un periodo di storia.

La scenografia dà nuova vita ai G.I. e poi ai civili che vivevano nel campo di Philip Morris. All’esercito americano in attesa del ritorno nel paese segue la popolazione locale colpita dalle distruzioni causate dai bombardamenti.

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