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Sardegna, viaggio nel cuore verde della Gallura

Sardegna Gallura landscape

Scopriamo la Gallura, il territorio che circonda Olbia, cuore verde della Sardegna facilmente raggiungibile in traghetto.

Nell’estremo nord della Sardegna, alle spalle delle spiagge dorate della costa, la Gallura è una regione fatta di cultura e tradizioni, mestieri e sapori antichi, uomini, villaggi e una natura ancora selvaggia. Raggiungere quest’angolo dell’isola è facile grazie ai numerosi traghetti per la Sardegna che collegano i porti di Livorno, Genova e Piombino con Olbia e Porto Aranci.

Cosa vedere in Gallura

La Gallura è una terra da scoprire a ritmo lento, senza fretta, in auto, moto, bicicletta, oppure a bordo del Trenino Verde che parte da Palau per un viaggio d’altri tempi tra sugherete, greggi di pecore al pascolo e colline di granito, destinazione Tempio Pausania. Prima però vi consiglio di esplorare con calma questa costa tra le più spettacolari della Sardegna, con le isole della Maddalena immerse in un mare da far invidia alla Polinesia.

Il punto migliore per ammirarle in tutto il loro splendore è Capo d’Orso, dove il vento ha scolpito un’enorme scultura che ricorda, appunto, la forma di un plantigrado.

Lasciata la costa, il trenino verde si immerge nella macchia che ha i colori e i profumi del mirto, dell’erica, del corbezzolo e del lentisco. Prima fermata, Arzachena, il cui territorio è in realtà un museo archeologico en plein air: tra monumenti megalitici, tombe di giganti e necropoli non manca anche il classico nuraghe sardo, che domina la piana dall’alto della collina di Capichera.

Sant’Antonio di Gallura

A Sant’Antonio di Gallura, a dominare il paesaggio circostante è invece la tomba dei giganti Li Longhi, la più importante di tutta l’isola, oltre che una delle meglio conservate. Si tratta di monumenti funerari simili a dolmen, chiamati così dalla fantasia popolare per le loro dimensioni ciclopiche. Se invece siete amanti delle escursioni potete fare una camminata fino in vetta al Monte Santo, che supera di poco i 600 metri, e conquistare un panorama che spazia fino al mare.

Dopo Sant’Antonio di Gallura il paesaggio cambia e la ferrovia corre ora lungo la riva del lago artificiale del Liscia. Una valletta appartata è meta di pellegrinaggio degli appassionati di curiosità naturalistiche: custodisce infatti s’ozzastru, il più antico e maestoso olivastro di tutta la Sardegna, vecchio di oltre 2000 anni.

Anche se in realtà sono le querce da sughero a dominare il paesaggio man mano che ci si avvicina a Calangianus, dove ci sono ancora artigiani che creano oggetti d’uso domestico con la morbida corteccia.

La Valle della Luna

Luras, minuscolo borgo sull’altopiano del Limbara, vanta un patrimonio archeologico di tutto rispetto. Sul suo territorio si trovano infatti ben quattro Sepulturas de zigantes che risalgono al neolitico.

 sardinia

Siamo nella Valle della Luna, disseminata di imponenti massi di granito modellati nei secoli da pioggia e vento. Proprio a loro si deve il nome di questa zona dall’aspetto lunare, soprattutto quando viene illuminata dalla luce riflessa del nostro satellite e allora sembra proprio di trovarsi su un altro pianeta.

Nonostante si trovi non lontano dalle località balneari e turistiche più mondane della Sardegna, la Valle è ancora un ambiente incontaminato, ricco di vegetazione.

Tempio Pausania

Poi si giunge nella nobile Tempio Pausania, antica capitale del giudicato di Gallura che conserva un centro storico con chiese e bei palazzotti gentilizi in granito grigio impreziositi da ringhiere in ferro battuto. Non per niente è chiamata “la città di pietra”.

Attorno alla piazza principale, oltre al Palazzo Comunale sono concentrati i monumenti più importanti, mentre nella piazzetta adiacente potete visitare la cattedrale dedicata a San Pietro con portale e campanile quattrocenteschi, l’oratorio del Rosario e la chiesa di Santa Croce.

Dicono che Tempio Pausania sia famosa per le sue acque, quelle leggere e diuretiche delle fonti di Rinagghju, che sgorgano in una valle ombrosa appena fuori paese. Ma se amate bere bene, non dovete perdervi una puntata alla Cantina Sociale Gallura per degustare e acquistare gli ottimi vini del territorio come il Vermentino, solare proprio come quest’angolo di Sardegna.

Se avete tempo, potete poi proseguire verso la costa occidentale della Gallura fino a Castelsardo, borgo di origine medievale su un promontorio al centro del Golfo dell’Asinara, che come potete facilmente intuire prende il nome dal massiccio castello di fondazione genovese. Passeggiando tra le sue stradine scoprirete piccoli grandi tesori d’arte, come la cattedrale di Sant’Antonio Abbate e il “Cristo nero”, custodito nella Chiesa di S.Maria.

Aggius

A due passi dalla suggestiva Valle della Luna, ricca di testimonianze che risalgono al Neolitico, Aggius è uno dei centri più antichi della Gallura. Il paese si fregia della Bandiera arancione, marchio di qualità turistico-ambientale assegnato ai borghi che si distinguono per la qualità dell’accoglienza, la sostenibilità ambientale e per la tutela del patrimonio artistico e culturale, regalando un’esperienza di viaggio autentica ai visitatori.

Ma non solo. Il borgo è anche uno dei custodi delle tradizioni sarde, che mantiene vivo l’artigianato della tessitura e la lavorazione del sughero, del ferro e del granito. La tipica pietra della Gallura è usata in particolare per la realizzazione di case e chiese del centro storico, da visitare seguendo un percorso artistico contemporaneo tra murales e porte dipinte a vivaci colori.

Da non perdere la visita del MEOCMuseo Etnografico Oliva Carta Cannas, che racchiude la memoria storica del borgo e offre anche laboratori artigianali di tessitura di tappeti.

Infografica Natura Sardegna

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