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Gressoney 21 cose da non perdere nella Valle del Lys 2023

Ecomuseo Walser - Gressoney-la-Trinité

Gressoney, la meta perfetta per chi cerca un mix di avventura, cultura e relax in un ambiente alpino autentico. Immersa tra imponenti vette montuose ai piedi del massiccio del Monte Rosa, la Valle del Lys, con i villaggi di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-la-Trinité, ci accoglie con una natura selvaggia e la calda ospitalità dell’antica comunità Walser.

In questo articolo scopriamo insieme 21 cose da non perdere a Gressoney e nella Valle del Lys, che fanno di questa vallata valdostana la scelta ideale per staccare la spina per qualche giorno o per una vera vacanza estiva.

1. Gressoney-Saint-Jean: Un’affascinante destinazione alpina tra storia e natura

Gressoney-Saint-Jean, una frequentata località turistica situata a 1385 metri di altitudine, offre uno scenario suggestivo con la vista sul ghiacciaio del Lyskamm e sull’imponente massiccio del Monte Rosa.

La storia di Gressoney è strettamente legata alla comunità Walser, il popolo di origine germanica che giunse in queste terre più di otto secoli fa attraverso il Passo del Teodulo.

Ancora oggi, il patrimonio tradizionale della cultura Walser è preservato grazie al Centro Culturale Walser e al gruppo folkloristico, che mantengono vive le tradizioni attraverso l’architettura originale con i caratteristici “stadel”, la lingua parlata chiamata Titsch, e i preziosi costumi femminili.

Costumi indossati anche dalla Regina Margherita di Savoia, che amava trascorrere le sue vacanze estive a Gressoney. La prima regina d’Italia, appassionata di montagna, contribuì notevolmente allo sviluppo di questa località, che già nella Belle Époque divenne una meta rinomata per i turisti.

Cosa visitare a Gressoney-Saint-Jean

2. Castel Savoia

Uno dei gioielli di Gressoney è il maestoso Castel Savoia, un imponente maniero costruito nel XIX secolo per ospitare la Regina Margherita di Savoia durante i suoi soggiorni estivi nella Valle del Lys. Sorge ai piedi del Colle della Ranzola in località Belvedere, da cui si gode una magnifica vista sulla valle fino al ghiacciaio del Lyskamm.

Avvicinandovi al maestoso castello, non potete fare a meno di restare affascinati dalla sua grandiosità. Entrate e sarete trasportati in un’epoca passata, in cui lo sfarzo e l’eleganza della Belle Époque prendono vita.

Castel Savoia - Gressoney-Saint-Jean

Dall’ampio atrio d’ingresso passate alla sala da pranzo, con le pareti, il camino e il soffitto riccamente decorati, rivestita da una boiserie con intagli a pergamena in stile neogotico. Il percorso continua attraverso la veranda semicircolare che si affaccia sulla valle e prosegue verso la sala da gioco, con il biliardo originale e i salottini di soggiorno.

Un’imponente scalinata in legno di rovere intagliato con grifoni ed aquile conduce agli appartamenti reali, preceduti da un atrio sul cui soffitto si trova l’iscrizione augurale “Hic manebimus optime”.

Esplorando il castello, scoprirete le stanze personali della regina, ognuna testimone del suo gusto raffinato e dell’amore per l’arte. L’aria è pervasa da un senso di regalità e grazia, come se lo spirito della regina Margherita aleggi ancora su questi luoghi, sussurrando racconti dei suoi momenti preziosi trascorsi in questa magnifica dimora.

Dalle finestre del castello, si aprono panorami spettacolari sulle vette circostanti e sulle valli rigogliose, invitandovi a immergervi nella splendida natura che circonda Castel Savoia.

Castel Savoia - Gressoney-Saint-Jean

3. Giardino Botanico Alpino di Castel Savoia

Fate poi una passeggiata nei giardini del castello e respirate l’aria frizzante di montagna, lasciando che la tranquillità dell’ambiente vi avvolga. Parte del suggestivo parco, il Giardino Botanico Alpino di Castel Savoia ospita aiuole rocciose con piante tipiche dell’ambiente alpino, sia locali che provenienti da altre parti del mondo, selezionate per il loro straordinario valore ornamentale.

Passeggiando tra i vialetti potete ammirare la Stella Alpina, da sempre simbolo delle montagne; l’Epilobio, una pianta diffusa lungo i sentieri e le sponde del torrente Lys, e molte altre specie tipicamente alpine.

Tra queste il Giglio Martagone, il Rododendro Ferrugineo, il Botton d’Oro Doppio, l’Aquilegia, l’Arnica, i vari Semprevivi, le Genziane, famose per le loro proprietà curative, e le Sassifraghe.

Aperto al pubblico durante gli orari di visita del castello, il giardino dà il meglio di sé soprattutto nei mesi di luglio e agosto, quando la fioritura raggiunge il suo massimo splendore.

4. Chiesa di San Giovanni Battista

La Chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel 1725, è la parrocchia principale di Gressoney-Saint-Jean. All’interno della chiesa si trova un ricco museo del tesoro, che custodisce preziosi oggetti sacri. Da notare il crocifisso risalente alla fine del XIV secolo, considerato uno dei capolavori più antichi della regione.

5. Villaggio Walser di Alpenzu

Posizionato su una panoramica balconata naturale, il villaggio di Alpenzu è un autentico gioiello che conserva le peculiarità dell’architettura tradizionale Walser. Gli edifici rurali con i loro caratteristici “stadel”, che si innalzano su colonne a forma di fungo, sono particolarmente affascinanti.

Non perdete la visita anche ai pittoreschi villaggi di Noversch ed Ecko, che completano l’esperienza dell’itinerario tra i piccoli borghi Walser d’alta quota.

6. Alpenfaunamuseum Beck-Peccoz (attualmente chiuso per lavori)

L’Alpenfaunamuseum Beck-Peccoz, sebbene attualmente chiuso per lavori di restauro, merita di essere menzionato per la sua unicità.

Ospita infatti una ricca collezione di trofei di caccia, armi antiche, preziosi cimeli di famiglia e pubblicazioni riguardanti la fauna e la flora alpina. Quando riaprirà, rappresenterà una tappa interessante per tutti gli amanti della natura e della storia.

Lago Gover

7. Gressoney-La-Trinité: Tesori alpini e Cultura Walser

Gressoney-La-Trinité è un incantevole centro abitato situato all’estremità superiore della valle solcata dal torrente Lys, nella vasta conca dominata dal ghiacciaio del Lyskamm.

Con la sua atmosfera rilassata e le antiche case dai balconi fioriti, è un popolare punto di partenza per le più belle escursioni al massiccio del Monte Rosa, ma è soprattutto considerato il borgo che ha maggiormente custodito la cultura Walser nei secoli.

Cosa visitare a Gressoney-La-Trinité

8. Ecomuseo Walser

L’Ecomuseo Walser è un luogo da non perdere durante la visita a Gressoney-La-Trinité. Questo museo offre un affascinante viaggio alla scoperta della cultura Walser attraverso la visita di tre diverse strutture.

Potete esplorare un’antica casa rurale risalente al 1700, la casa museo con le sue mostre permanenti e la suggestiva Baita di Binò Alpelté, un piccolo alpeggio costruito sotto una maestosa roccia naturale che funge da tetto.

Ecomuseo Walser - Gressoney-la-Trinité

Un museo unico che vi condurrà in un viaggio emozionante attraverso la storia, la cultura e le tradizioni di questa comunità antica e affascinante.

Le sale espositive del museo sono un vero e proprio scrigno di tesori, che raccontano la vita e l’eredità dei Walser. Ammirate gli intricati costumi tradizionali, i manufatti artigianali e gli utensili di uso quotidiano, che testimoniano la maestria e l’abilità di queste antiche comunità.

Potrete immergervi nelle tradizioni locali, scoprendo le loro storie tramandate di generazione in generazione e vi ritroverete a fare un viaggio nel tempo, vivendo l’atmosfera di vita delle comunità Walser.

Inoltre, il museo offre una preziosa opportunità di approfondimento culturale. Potrete accedere a documenti storici, fotografie e ricerche che svelano i segreti delle origini e dello sviluppo di questa popolazione.

Gli esperti del museo saranno lieti di condividere le loro conoscenze e rispondere alle vostre domande, arricchendo la vostra visita con un’esperienza autentica e approfondita.

Il Museo Walser di Gressoney è una vera e propria immersione nel cuore di questa cultura millenaria. Vi invita a scoprire il patrimonio unico dei Walser, a comprendere le loro tradizioni e a cogliere l’essenza di una comunità che ha lasciato un’impronta indelebile nelle Alpi.

9. Chiesa Parrocchiale della Santissima Trinità

Costruita nel 1671 sulle fondamenta di una precedente struttura risalente al XV secolo, la Chiesa Parrocchiale della Santissima Trinità offre uno splendido esempio di stile barocco alpino. All’interno, potete ammirare l’altare maggiore in legno intagliato e il suggestivo cimitero adiacente alla parrocchia, con le sue antiche lapidi in pietra, scolpite a mano da abili artigiani locali.

10. Le Cappelle del borgo

Il territorio di Gressoney-La-Trinité è punteggiato da numerose cappelle, testimonianza dell’importanza della religione nella vita tradizionale delle comunità alpine. Tra queste, spicca la Cappella di Oagre, dedicata alla Madonna delle Nevi. Questi luoghi sacri sono affascinanti da visitare e offrono una prospettiva unica sulla devozione religiosa delle genti di montagna.

11. Divertirsi al Gressoney Walser Festival

Quale migliore occasione del Gressoney Walser Festival, che si svolge ogni estate, per riscoprire la cultura Walser! Un festival che celebra, a gran voce, tutto quello che significa essere Walser.

Questo popolo antico, insediatosi nelle vallate del Rosa quasi mille anni fa, è riuscito a conservare una lingua propria, il titsch, la riconoscibilissima architettura delle case Stadel, costumi e una semplice e genuina cucina di montagna.

Proprio la cucina è al centro del Gressoney Walser Food, che il 15 luglio 2023 accenderà il borgo di Gressoney-Saint-Jean con musica, intrattenimento e show-cooking dal vivo a cura dello chef Danilo Salerno, per scoprire prima con gli occhi, e poi con il palato, tutto il gusto dell’enogastronomia Walser.

Sempre a Gressoney-Saint-Jean nell’ambito del Walser Festival, si terrà, il 2 agosto, il Monte Rosa Family Run, marcia non agonistica nella natura per tutta la famiglia, all’insegna della scoperta del territorio e del buon cibo, che attende i partecipanti nel centro del borgo al termine della passeggiata.

12. Gustare la cucina Walser

Chnéfflene, cucina tipica Walser

Le tradizioni culinarie Walser sono un vero tesoro gastronomico, con un mix affascinante di influenze locali e tedesche, che danno vita a piatti unici e saporiti, che potete gustare nei ristoranti locali.

Uno dei piatti più emblematici è lo “Zurbrügg”, una zuppa a base di pane raffermo, formaggio fuso e brodo di carne. Questa pietanza sostanziosa e ricca di sapore rappresenta un vero comfort food per i Walser.

Un altro piatto tradizionale è il “Tatzelwurm”, una sorta di gnocchi di patate che vengono conditi con burro fuso, formaggio e speck affumicato. Questa delizia culinaria riflette l’abilità dei Walser di utilizzare gli ingredienti locali per creare piatti semplici ma gustosi.

Anche i dolci occupano un posto importante nella tradizione culinaria Walser. Tra i più noti vi è lo “Striezel”, un dolce intrecciato a base di pasta lievitata, burro e uvetta, spesso servito durante le festività.

Questi piatti tradizionali sono il risultato di secoli di passione e conoscenza culinaria tramandate di generazione in generazione, e rappresentano una parte importante dell’identità culturale dei Walser.

Tra le diverse tradizioni del luogo, anche la cucina risente dell’influenza culturale germanica, sia nei nomi dei piatti che nella loro preparazione. Oltre alle più tradizionali minestre di pane, di patate, di riso e porri, due sono i primi piatti assolutamente da assaggiare.

Gli Chnéfflene, bocconcini di pastella (farina, acqua, latte, uovo) cotti in acqua bollente e conditi con fonduta, panna e speck oppure con cipolla brasata, e gli Chnolle, gnocchetti di farina di mais e di grano cotti in un brodo di carne di maiale e serviti come contorno ai salumi.

13. Pranzare al ristorante Mont Nery a Gressoney-Saint-Jean

Per un pranzo nel segno della tipicità, fermatevi al ristorante Mont Nery a Gressoney-Saint-Jean, dove chef Boris Melon crea piatti ricchi di cultura culinaria e di fantasia che si ispirano alla tradizione e utilizzano prodotti locali, serviti in un ambiente tipico delle abitazioni rurali Walser, dove, tra pareti in pietra e antichi ricami, si respira la storia della casa.

Ristorante Mont Nery

14. Assaggiare la toma di Gressoney

Da assaggiare assolutamente, e magari anche acquistare in abbondanza, la Toma di Gressoney rappresenta una vera eccellenza culinaria, ottenuta con ingredienti di qualità e seguendo scrupolosamente le tradizioni locali.

Si tratta di un formaggio da tavola molto apprezzato, che viene prodotto direttamente negli alpeggi della valle del Lys e del centro valle utilizzando metodi tradizionali.

La produzione annuale di questo formaggio non supera le 1000-1500 forme, di medie dimensioni (4/5 kg), che vengono lasciate maturare su assi di legno all’interno di cantine o grotte, per un periodo che varia dai due ai quattro mesi.

Toma di Gressoney e salumi della Valle del Lys

15. Fare provviste al Samstag Märt: il mercato del sabato

Il sabato, d’estate, nella Valle del Lys, è tradizionalmente il giorno del mercato. È così che da fine giugno a inizio novembre, in corrispondenza del periodo dei raccolti, tutti i produttori della valle si ritrovano presso l’orto di Zer Mièle, a Gressoney Saint Jean, per il Samstag Märt (in titsch, letteralmente “mercato del sabato”).

Si tratta di un’occasione di ritrovo per gli operatori del territorio, dove tra ortaggi, miele, marmellate, biscotti e tome d’alpeggio in vendita, le aziende possono raccontarsi sia ai clienti abituali, gli abitanti della montagna, sia ai visitatori occasionali.

C’è chi ha voluto riprendere, da queste parti, antichi modi di vivere la terra, di coltivarla nella convinzione che colture e culture siano allo stesso modo parte dell’identità di una comunità.

Così oltre ai prodotti davvero a km0 dell’orto di Zer Mièle potrete trovare i biscotti artigianali di Wanda, il pane con lievito madre di Paolo e Katia, i formaggi d’alpeggio senza fermenti di Simone, le confetture e il miele di Alessia e Aldo.

L’obiettivo è quello di far conoscere la centralità del cibo e della sua produzione nella vita di una comunità, perché possano fruirne tanto gli abitanti del territorio quanto i proprietari di seconde case e turisti in valle per un weekend estivo.

16. Scoprire gli orti di prossimità di Paysage à Manger

Oltre che teatro del Samstag Märt l’orto di Zer Mièle, è il cuore di Paysage à Manger, azienda agricola di Gressoney-Saint-Jean nata nel 2014 con lo scopo di riprendere rare e antiche varietà alpine di patate, frutto di una ricerca meticolosa, coltivando la terra senza agenti chimici e diserbanti.

Nel corso degli anni, l’esperienza di Paysage à Manger è cresciuta e oggi, sono oltre 120 le varietà ortofrutticole lavorate da Paysage à Manger nella Valle del Lys tra cui, ovviamente, non possono mancare le patate dei Walser, le Walser Kartoffeln, fiore all’occhiello dei prodotti dell’azienda e della valle.

Si tratta di un modo diverso di vivere l’orto, che da fine giugno a fine ottobre diventa sempre di più orto di prossimità con l’utilizzo di sementi del territorio, ma anche orto esperienziale con il coinvolgimento della clientela nel lavoro della terra dalla semina alla raccolta.

Nel resto dell’anno potete fare riferimento al Market Valdobbia, il negozio di famiglia di fronte all’orto.

17. Dormire in una tipica dimora Walser

Chambres d’hôtes Wongade

Se volete provare l’emozione di dormire in una tipica dimora Walser, l’indirizzo giusto è quello di Chambres d’hôtes Wongade, una pittoresca abitazione del 1660 che sorge nel verde a breve distanza dal cuore del paese, con vista incantevole sul Monte Rosa. In passato adibita a stalla (da cui deriva il nome Wongade), dopo un attento e meticoloso restauro, si presenta ora come un accogliente e avvolgente piccolo relais.

Le pareti interne in pietra, i legni originali, le porte antiche e i mobili d’epoca, testimoniano l’amore e la cura nei dettagli che completano l’atmosfera di questa struttura di gran fascino. Le 5 camere, una diversa dall’altra, si distinguono per l’originalità dei dettagli e la ricerca del comfort. Mentre al ristorante potete gustare i piatti della tradizione locale, accompaganti dai vini tipici della Valle d’Aosta.

Chambres d’hôtes Wongade

18. Esplorare la Valle di Gressoney

La Valle di Gressoney è un vero paradiso per gli appassionati di escursioni, con un’infinità di sentieri che conducono a laghi cristallini, boschi incontaminati, villaggi e pascoli alpini, regalando agli amanti del trekking esperienze indimenticabili. Ecco qualche itinerario facile facile, adatto veramente a tutti:

19. La Passeggiata della Regina

Lo dice il nome stesso, si tratta di una semplice passeggiata lungo il “Sentiero della Regina” sino al centro di Gressoney-Saint-Jean, che la Regina Margherita di Savoia percorreva abitualmente, partendo dalla sua dimora estiva.

Il primo tratto del percorso porta al Lago Gover, a pochi passi dal centro storico del paese. Seguendo invece il segnavia n° 15 il sentiero prosegue fino a raggiungere la frazione Tschemenoal che si trova a due chilometri circa oltre Gressoney-Saint-Jean.

20. Il Walser réng: l’anello Walser di Gressoney-Saint-Jean

Gressoney-Saint-Jean è, come detto, il maggiore polo culturale Walser della Valle d’Aosta. Da qui parte un sentiero ad anello della lunghezza di 8 km, percorribili in un giorno, che non presenta particolari difficoltà: il Walser réng. Risalendo il corso del torrente Lys si giunge ben presto a Tschemenoal, villaggio Walser interamente in legno.

Superato il Lago Gover e la cascata di Ònderwoald, si giunge al fiabesco Castel Savoia residenza estiva da favola della regina Margherita. Il sentiero scende poi, tra larici e praterie, fino alla splendida Villa Margherita, oggi sede del comune di Gressoney-Saint-Jean. Attraversato il ponte di legno sul torrente Lys, si ritorna al punto di partenza.

Gressoney-Saint-Jean

21. Itinerario tra i Villaggi di Alpenzù

Questo percorso ha inizio nei pressi della suggestiva località Lysbalma, appena prima del capoluogo comunale. Qui, trovate un sentiero ben segnalato  che si distacca dalla strada regionale, immergendosi nel rigoglioso bosco di conifere.

Il sentiero, con le sue sinuose curve, risale lungo il pendio fino ad arrivare al caratteristico villaggio di Alpenzù Piccolo. Proseguendo sulla stessa traccia, attraversate incantevoli pascoli, guadagnando gradualmente quota e superando il pittoresco torrente Pinter, immersi nella bellezza della natura circostante.

Il sentiero quindi scende dolcemente e prosegue lungo un percorso serpeggiante che conduce al suggestivo villaggio di Alpenzù Grande. Qui potete ammirare l’architettura tradizionale e l’atmosfera autentica che permea il luogo, immergendovi nell’antico fascino della cultura Walser.

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