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Bibione, 3 escursioni nella natura da non perdere

Bibione - Faro

Cosa fare a Bibione: 3 escursioni nella natura da non perdere durante una vacanza nella località turistica veneta.

Famosa per la sua sconfinata spiaggia di sabbia dorata, Bibione è un’isola circondata da acque di mare, di fiume e di laguna, che disegnano paesaggi di grande fascino. Da scoprire in mille modi, a piedi, in bicicletta, in barca o a cavallo, lasciandosi ispirare da queste escursioni nella natura da non perdere.

1. Parco Naturale della Val Grande

Un’estesa laguna abbraccia Bibione a nord, separando l’isola dalla terraferma. E’ il Parco Naturale della Val Grande, una valle da pesca che insieme alla contigua Vallesina si estende su un’area di circa 475 ettari di boschi e laghetti, utilizzati anche per l’acquacoltura di orate, cefali e branzini.

Un tempo paludosa, è oggi una zona umida di grande interesse naturalistico, da esplorare a piedi, in bicicletta o anche a cavallo lungo i sentieri tra il fitto dei boschi, in riva agli specchi d’acqua o sulle dune fossili. Facendosi sorprendere dal volo improvviso di un airone o dall’incontro con un cavallo brado e altri animali che qui hanno trovato il loro habitat naturale.

– Mutteron dei Frati

Canali e canneti della Valgrande custodiscono anche i resti di una villa marittima d’epoca romana.

Sotto una grande duna sabbiosa sono infatti stati rinvenuti i resti di una residenza di campagna risalente probabilmente al I secolo dopo Cristo e inizialmente scambiata per l’antico convento dei frati Agostiniani che un tempo sorgeva in questa zona, da cui deriverebbe il nome.

Gli scavi hanno riportato alla luce alcune stanze con bei pavimenti in mosaico e altre più semplici, presumibilmente destinate alla gioventù. Per la vicinanza alla foce del Tagliamento, è probabile che la villa venisse utilizzata come magazzino per le merci che venivano poi trasportate per via fluviale verso i centri dell’interno.

2. Foce del fiume Tagliamento

Gli ambienti selvaggi della foce nel Mare Adriatico del fiume Tagliamento separano Bibione da Lignano Sabbiadoro, segnando anche il confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Potete risalirne il corso in bicicletta fino a San Michele al Tagliamento seguendo la pista ciclabile che scivola lungo l’argine tra i campi coltivati, i viali alberati, la pineta e le dune sabbiose dell’ultimo tratto di quello che è considerato uno dei più bei fiumi alpini d’Europa.

Sulle sue sponde ricoperte di piante fluviali non vi sarà difficile riconoscere il rarissimo Lino delle Fate, una pianta con spighe piumose tipica di questa zona, che secondo la leggenda veniva raccolta dalle fate per tessere abiti che brillavano anche nell’oscurità.

– Faro di Punta Tagliamento

Tra le cose da vedere a Bibione c’è sicuramente il Faro di Punta Tagliamento che svetta nel punto in cui il fiume confluisce nel Mare Adriatico. Circondato da un’area naturalistica di grande pregio, lo si raggiunge con la più classica delle passeggiate lungo mare, a piedi o in bicicletta.

Tuttora funzionante, guida nella notte i naviganti lungo la costa dell’Alto Adriatico dal 1913. Per saperne di più sulla sua storia, potete visitare il piccolo museo ospitato nell’edificio ai piedi della lanterna.

3. Laguna di Bibione

Sulla riva orientale della Laguna di Bibione, Porto Baseleghe è il porto turistico della cittadina. Nella base nautica potete noleggiare barche a vela, canoe e kayak con cui andare alla scoperta di valli, lagune e canali, da soli o in compagnia, partecipando alle numerose escursioni di gruppo organizzate quotidianamente.

Vi inoltrerete così nell’ambiente naturale sicuro e protetto della laguna che aveva affascinato anche Ernest Hemingway con i suoi grandi silenzi, interrotti dai canti degli uccelli e dalle imbarcazioni che scivolano leggere sull’acqua.

– Casoni dell’Oasi della Brussa

Elemento caratteristico del paesaggio lagunare sono i casoni, le capanne di legno con il tetto spiovente di canne, tipiche di queste zone. Semplici dimore, con pochi arredi spartani, un focolare e l’immancabile attracco per la barca, dove i pescatori trascorrevano la stagione invernale al riparo dalle mareggiate.

Se ne contano decine, spesso trasformati in agriturismi o trattorie dove sostare per gustare i piatti della cucina locale, concentrati soprattutto nell’Oasi della Brussa, una suggestiva zona lagunare a ridosso di una lunga spiaggia sabbiosa tra Bibione e Caorle.

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