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Una giornata all’Art Park La Court tra i vigneti del Monferrato

Art Park La Court

Art Park La Court, il progetto visionario e creativo di Michele Chiarlo, celebra il connubio tra vino e arte tra i vigneti del Monferrato, in un ambiente paesaggistico riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Situato a La Court, la tenuta dei Chiarlo sulle colline di Castelnuovo Calcea, in provincia di Asti, il parco artistico è diventato il simbolo del dialogo tra arte e vigneto.

Una giornata all’Art Park La Court

Una Storia di Arte e Vino

La storia dell’Art Park La Court ha avuto inizio nei primi anni del 2000, quando Michele Chiarlo ebbe la “visione” di trasformare il suo primo vigneto in un parco artistico in continua evoluzione. Il suo obiettivo era creare un percorso interattivo attraverso i vigneti, in cui le opere d’arte potessero coinvolgere attivamente gli spettatori, immersi in un paesaggio spettacolare.

Nell’estate del 2003, quando l’Art Park La Court fu inaugurato, divenne subito chiaro che non si trattava solo di una mostra tra i vigneti, né di un semplice museo a cielo aperto, ma di un’opera d’arte in sé, inserita in un contesto suggestivo. L’Art Park era nato per trasformare il paesaggio, per rendere l’ambiente agricolo una favola vivente, un luogo in cui il lavoro e la creatività potessero trovare il giusto equilibrio.

Art Park La Court

L’Arte che Trasforma il Paesaggio

Come descritto da Cesare Pavese, l’Art Park si proponeva di aprire le porte a una scena favolosa, a un evento sconosciuto alla memoria e all’immaginazione. La “visione” di Michele Chiarlo negli anni 2000 era quella di trasformare il vigneto in un cantiere artistico in continuo mutamento. Per realizzare questo ambizioso progetto, scelse un luogo di elezione: la Tenuta La Court, con i suoi venti ettari, tre cascinali e due colline nel comune di Castelnuovo Calcea, dove coltivava le migliori uve per il Nizza e il Barbera d’Asti.

Per guidare questa “trasformazione”, chiamò a sé Giancarlo Ferraris, un pittore di Nizza Monferrato con il quale aveva una lunga collaborazione creativa, essendo Ferraris l’artista di tutte le sue etichette. “Fu un’impresa titanica, forse la più divertente della mia vita”, racconta Ferraris. “Ho radunato una decina di artisti, amici e artigiani di altissimo livello per lavorare insieme. Ceramisti, fabbri, scultori, pittori e mosaicisti: le competenze di ognuno si integravano con quelle degli altri, rendendo i progetti più interessanti perché condivisi. È stata una sorta di factory warholiana a Castelnuovo Calcea”, continua.

Art Park La Court

Un Percorso Immersivo tra Arte e Natura

“L’idea era quella di creare un percorso interattivo attraverso i vigneti”, ricorda il direttore artistico. “Non volevamo semplici installazioni, ma un luogo di meditazione attiva, in cui le opere d’arte creassero un movimento di partecipazione degli spettatori, già immersi in un paesaggio spettacolare. Abbiamo visitato molti parchi artistici, ma volevamo qualcosa di rivoluzionario: l’arte e la natura dovevano fondersi in un’unica esperienza”.

E così, accanto alle sculture di Luzzati, il parco è costellato di opere di artisti di fama internazionale, tra cui spiccano gli interventi di Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris e Chris Bangle. Questi elementi immaginifici immergono il visitatore in atmosfere arcaiche e fantastiche, stimolando la riflessione sul rapporto e l’armonia tra l’uomo e la natura, creando spazi meditativi e punti di osservazione.

Il percorso artistico, ideato da Emanuele Luzzati, si snoda tra diversi luoghi e presenta opere iconiche che rappresentano gli elementi naturali: Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Dopo vent’anni dalla sua fondazione, l’Art Park La Court rimane un’esperienza artistica immersiva, in un contesto di paesaggi mozzafiato.

Art Park La Court

Il Parco dell’Arte La Court rappresenta un’armoniosa fusione tra vino e arte, trasformando un vigneto in un luogo di ispirazione e contemplazione. L’Art Park si distingue per il suo percorso interattivo, le opere d’arte iconiche e l’integrazione perfetta con la natura circostante. Questo luogo incantevole invita i visitatori a immergersi in un’esperienza artistica unica, in cui i confini tra arte e natura si dissolvono.

L’Art Park La Court è un’esperienza artistica immersiva che permette ai visitatori di scoprire elementi che sono parte integrante del paesaggio, in perfetta simbiosi con il contesto naturale. Il parco ospita una serie di opere d’arte che si fondono armoniosamente con l’ambiente circostante, offrendo una connessione profonda tra l’arte e la natura.

L’itinerario nel vigneto dell’Art Park La Court

Nel fienile della Cascina La Court, vengono organizzate mostre ed eventi culturali. Qui si può ammirare “Madre Natura” di Emanuele Luzzati, un’opera monumentale inserita nel parco nel 2014. Questa scultura rappresenta un omaggio alla forza vitale della natura.

Un’altra opera di Luzzati presente nel parco è “Sito dell’Acqua”. Questa scultura presenta una sirena di terracotta ai cui piedi scorre l’acqua che discende lungo la collina, sfruttando la pendenza naturale. Questo elemento accentua la relazione tra l’acqua e il paesaggio circostante.

“Sito del Fuoco” è un’altra opera di Emanuele Luzzati presente nell’Art Park La Court. Questa installazione rappresenta un grande sole all’interno di un astrolabio e richiama i misteriosi significati del fuoco e del sole, simboli antichi e alchemici.

Art Park La Court

lungo il percorso, è possibile ammirare le “Teste Segnapalo” di Balthasar Brennenstuhl, Rolando Carbone e Dedo Fossati. Queste sculture a forma di testa sono poste sulla sommità dei pali di inizio filare e rappresentano un antico rituale di protezione della vigna dalle malattie.

La “Porta sul Vigneto” è un’installazione creata da Ugo Nespolo per celebrare la nascita del vino Nizza – La Court Vigna Veja. Questa opera è stata realizzata nel 2013 e presenta l’etichetta del maestro torinese.

All’interno della Cascina Castello, si trova lo spazio dedicato al cinema sull’aia. Qui è possibile immergersi nella storia attraverso l'”Archivio Visuale dei Piemontesi Illustri”. Questa esposizione celebra alcuni famosi personaggi piemontesi che hanno lasciato un segno nella storia, e a ciascuno di loro è dedicata un’orma artistica.

L’Osservatorio è una torretta in mattoni da cui è possibile godere di una vista a 360 gradi sulle vigne, i paesi e le colline del territorio della Barbera d’Asti.

Il “Big Bench” di Chris Bangle è un’altra attrazione del parco. Questa panchina gigante si affaccia sui vigneti e invita i visitatori a sedersi e godersi il paesaggio. Altre panchine simili sono presenti in diversi punti panoramici delle Langhe e del Monferrato, creando un’esperienza collettiva condivisa da tutti.

Accanto alla panchina gigante si può ammirare un bellissimo quadro dedicato ad Umberto Eco, realizzato da Giancarlo Ferraris, Direttore Artistico dell’Art Park La Court.

Infine, “Sito dell’Aria” è un’enorme voliera in ferro realizzata sempre da Emanuele Luzzati, all’interno della quale si librano grandi uccelli in ceramica colorata. Quest’opera richiama l’elemento dell’aria e offre un’esperienza visiva affascinante.

L’Art Park La Court è un luogo dove l’arte si fonde con la natura, offrendo un’esperienza immersiva che invita i visitatori a riflettere sulla connessione tra l’uomo e l’ambiente circostante.

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